La traduzione in italiano non è prevista per i brevetti UE
Le imprese potrebbero usufruire di una forte riduzione dei costi di brevetto delle nuove invenzioni, qualora un piano della Commissione Europea fosse adottato dai governi nazionali. Le nuove regole potrebbero infatti aprire la strada a un brevetto europeo emesso unicamente in lingua inglese, francese o tedesca. E' dal 2003 che si cerca di sviluppare un brevetto comunitario per l'UE. Alcuni progressi, relizzati soprattutto durante la presidenza di turno svedese, sono stati però vanificati da nuove difficoltà sia giuridiche che tecniche.
Il costo per creare e proteggere i brevetti in Europa è più elevato che negli Stati Uniti o in Giappone e le organizzazioni commerciali si lamentano in continuazione delle sentenze frammentarie e spesso inconsistenti emesse dai tribunali europei. Le imprese si trovano a portare avanti delle azioni legali in più paesi europei e i tribunali nazionali giungono spesso a conclusioni contradditorie sullo stesso caso.
Secondo fonti diplomatiche, il progetto di un tribunale unico per i brevetti renderebbe le controversie meno onerose.
Anche la Commissione Europea con la sua proposta intende farsi riconoscere dagli Stati membri il potere di siglare un accordo per realizzare un sistema unificato di regolamenti sulle controversie in materia di brevetti. Questo porterebbe alla creazione di un tribunale con competenze sui brevetti europei esistenti e sul futuro sistema comunitario dei brevetti.
La nuova presidenza di turno belga ha dichiarato che la risoluzione dei problemi giuridici e linguisitici rappresenterà la priorità dei suoi sei mesi alla guida del Consiglio Europeo, iniziati ufficialmente lo scorso 1° luglio.
La Commissione UE vuole rendere la traduzione di brevetti 20 volte meno cara e promette di mettere fine all'annoso conflitto sulle lingue.
Tuttavia, la decisione di esaminare e di accordare i brevetti nelle sole tre lingue attualmente utilizzate dall'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) potrebbe creare degli attriti con Spagna e Italia, che criticano il trattamento preferenziale accordato a Francia, Gran Bretagna e Germania. Il commissario per il mercato interno, Michel Barnier, aveva allora proposto un compromesso "a cinque lingue", che però si è arenato durante la presidenza di turno spagnola conclusasi il 30 giugno.
Ad oggi un brevetto valido in 13 paesi europei costa per le procedure amministrative circa 20 mila euro. Bisogna tenere in conto, all'interno di questa cifra, il costo di traduzione in più lingue, che può raggiungere i 14 mila euro. Il progetto di Barnier intende portare i costi di traduzione a circa 6200 euro. Ancora troppo alti, se si pensa che negli Usa un brevetto costa solo 1850 euro.