Energy Release: nuovo avviso GSE per assegnare l’energia elettrica da fonti rinnovabili a prezzi calmierati
Il Gestore dei servizi energetici pubblica il nuovo avviso che definisce le modalità di accreditamento al cosiddetto Energy Release, la procedura di cessione - con contratti triennali e a prezzi calmierati - dell’energia elettrica da fonti rinnovabili ritirata dal GSE.
Introdotto dal decreto 17/2022, noto anche come decreto Energia, l’Energy Release significa letteralmente “rilascio di energia” ed è la misura che prevede la cessione con contratti triennali e a prezzi calmierati dell’energia elettrica da fonti rinnovabili ritirata dal GSE.
Cos’è l’Energy Release?
La misura è stata normata nel dettaglio dal decreto 341 del 16 settembre 2022, che definisce le modalità e le condizioni attraverso le quali il GSE offre l’energia elettrica nella propria disponibilità, prodotta da impianti a fonti rinnovabili che beneficiano di tariffe onnicomprensive, ritiro dedicato o scambio sul posto e che non rientrano nel perimetro della norma extra profitti.
Nello specifico, il decreto 341/2022 prevede che il GSE ceda l’energia nella propria disponibilità attraverso contratti triennali a termine (fino al 31 dicembre 2025), stipulati sulla base di una procedura svolta dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) sulla propria piattaforma di negoziazione al fine di individuare i soggetti aggiudicatari e il volume di energia elettrica in cessione a loro spettante.
A disposizione ci sono complessivamente 16.024.960 MWh di volumi di energia elettrica, derivante da impianti a fonti rinnovabili che beneficiano di tariffe onnicomprensive o del servizio di RID e SSP.
L’avviso Energy Release per assegnare l’energia elettrica da fonti rinnovabili a prezzi calmierati
L’obiettivo finale è garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti nelle green energy nazionali nel mercato elettrico, trasferendo ai consumatori partecipanti al mercato i benefici conseguenti.
La prima procedura è riservata ai clienti finali prioritari (anche in forma aggregata); solo nel caso in cui non sia stato assegnato l’intero volume di energia elettrica disponibile, il GSE svolge una nuova procedura destinata ai clienti finali non prioritari.
Chi sono i clienti finali prioritari? Si tratta di soggetti che sono alternativamente o congiuntamente:
- clienti finali industriali;
- piccole e medie imprese;
- clienti finali localizzati in Sicilia e Sardegna e che partecipano al servizio di interrompibilità e riduzione istantanea insulare;
- clienti finali energivori;
- clienti finali energivori localizzati in Sicilia e Sardegna.
I contratti di cessione stipulati dal GSE con i soggetti assegnatari rientrano nella tipologia dei contratti a due vie e regolano la differenza tra il prezzo di allocazione dell’energia offerta in cessione (pari a 210 €/MWh) e il prezzo medio mensile di vendita sul mercato organizzato dell’energia elettrica nella disponibilità del GSE.
Nell’ambito del nuovo rapporto contrattuale dal 1° gennaio 2023 il GSE deve:
- rideterminare l’energia aggiudicata sulla base dell’energia elettrica nella sua disponibilità al 31 gennaio di ogni anno;
- per tutta la durata contrattuale, regolare la differenza oggetto del contratto sulla base di un meccanismo che prevede un primo calcolo sul 70% dell’energia elettrica aggiudicata o rideterminata come indicato nel punto precedente e procedere con cadenza almeno annuale a stabilire, sulla base dell’energia elettrica nella propria disponibilità, il volume dell’energia elettrica spettante a ciascun aggiudicatario, procedendo al conguaglio delle differenze, nei limiti del 30% dell’energia elettrica aggiudicata purché consumata;
- adeguare il prezzo di allocazione dell’energia offerta in cessione alle condizioni più favorevoli che dovessero derivare dall’evoluzione della normativa di riferimento, dalle variazioni dei prezzi di mercato sui meccanismi di ritiro dedicato e scambio sul posto.
I termini per inviare le richieste di accreditamento, prima fissate dal 9 al 21 novembre, sono state modificate dal GSE. Le nuove scadenze vanno dal 22 novembre al 5 dicembre.