UE: garantire l'accesso al lavoro dei giovani europei
Garantire ai giovani europei il diritto al lavoro e alla formazione, questo il monito della Commissione per l'Impiego e gli Affari sociali presso il Parlamento europeo. Tali diritti sono stati fortemente minati dalla crisi economica e finanziaria che ha favorito la crescita della disoccupazione giovanile, raggiungendo il 21,4% lo scorso dicembre (5,5 milioni di giovani disoccupati sotto i 25 anni).
La Commissione ha proposto la creazione di un "European Youth Guarantee", che assicuri ai giovani disoccupai per oltre 6 mesi l'accesso ad un reddito minimo.
Attualmente nell'UE vigono legislazioni nazionali discriminatorie nei confronti dei cittadini più giovani, come:
- in Gran Bretagna, dove il salario minimo è inferiore per i giovani,
- in Francia, dove esistono limiti per i giovani in merito all'accesso al reddito di solidarietà,
- in Danimarca, dove i giovani si vedono ridotti i benefici per la disoccupazione.
Gli europarlamentari hanno inoltre sottolineato l'importanza di definire una Carta europea sulla qualità dei tirocini e stage, per assicurarne il valore formativo ed evitare lo sfruttamento della forza lavoro giovanile. La Carta dovrà quindi delineare:
- i limiti relativi alle internships presso le aziende,
- un sussidio minimo di base calcolato sulla base del costo della vita del luogo in cui si svolge l'internship,
- benefici di previdenza sociale.
Gli stage sono parte integrante del percorso formativo e non devono sostituire i "lavori reali", hanno concluso gli europarlamentari della Commissione.