MSE: Scajola si dimette dalla carica di ministro
Nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede del Ministero questa mattina, Claudio Scajola ha lasciato l’incarico di ministro dello Sviluppo economico a seguito dell'accusa di essere coinvolto nella compravendita di un immobile con fondi in nero. L’ex ministro ha affermato di sentirsi "vittima di un attacco mediatico senza precedenti" e di volersi difendere senza ostacolare l’attività del governo.
Scajola è accusato di aver acquistato un appartamento a Roma, nei pressi del Colosseo, utilizzando in parte fondi in nero, per la precisione 900 mila euro, avuti dall’imprenditore Diego Anemone, già indagato nell’ambito dell’inchiesta sul G8 alla Maddalena.
L’ex ministro ha dichiarato di essere estraneo alla vicenda e di non aver mai ricevuto denaro per l’acquisto dell’immobile, che a suo parere sarebbe stato, a sua insaputa, pagato in parte da altri. Ha infatti affermato: “Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l'annullamento del contratto”.
Al momento Scajola non risulta indagato; il procuratore di Perugia, Federico Centrone, ha comunicato che sarà ascoltato come persona informata dei fatti.
Per quanto riguarda la sua successione, il probabile candidato alla carica è l'attuale viceministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani.