Merkel al Parlamento UE: Subito Recovery fund, ma visione di lungo periodo
Angela Merkel avvia il semestre di presidenza tedesco, presentando al Parlamento UE le priorità della Germania, chiamata a guidare i sei mesi più importanti per il futuro dell’UE. Subito Recovery fund, ma l’obiettivo finale resta la crisi climatica. E ai paesi europei lancia un appello: tutti sono chiamati a mettersi nei panni dell’altro.
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Ieri, in un accorato messaggio all'Eurocamera, Angela Merkel ha inaugurato il semestre di presenza tedesca, illustrando le priorità della Germania per affrontare la più grave situazione sanitario-socio-economica del vecchio continente dai tempi della seconda guerra mondiale. In palio non c’è solo la ripresa economica dell’Europa, ma la tenuta stessa del sogno europeista.
Le aree su cui agire per uscire dalla crisi causata dalla pandemia sono cinque: diritti fondamentali, solidarietà e coesione, cambiamento climatico, digitalizzazione e ruolo dell'Europa nel mondo.
Su queste “la Germania è pronta a dimostrare una straordinaria solidarietà" per costruire un'Europa verde, innovativa, sostenibile, più digitale e competitiva. Ma i risultati saranno raggiunti solo “se lavoriamo insieme e siamo uniti nella solidarietà".
Subito il Recovery fund all’insegna della solidarietà e della coesione
La madre di tutte le priorità è l’intesa sul Recovery fund, lo strumento da 750 miliardi (di cui 500 a fondo perduto) che serve a sostenere la ripresa dell’UE dalla crisi causata dal Covid-19.
La strada è tutta in salita, ma l'obiettivo è un accordo entro l'estate e la difesa dei 500 miliardi di fondo perduto. Per farlo servirà un compromesso, all’insegna però di una consapevolezza che deve riguardare tutti: da una crisi come questa si esce solo se restiamo uniti. Il tempo della solidarietà europea e della coesione, insomma, è ora e non domani, quando gli effetti della crisi avranno creato danni irrimediabili.
Davanti agli occhi di tutti, infatti, c’è lo stesso monito: “l'abisso della crisi economica” per il quale “non possiamo perdere tempo. Ad essere danneggiati da ulteriori ritardi - afferma Merkel - saranno infatti i più deboli”.
Nessun passo indietro su diritti e libertà. In Europa non c’è spazio per i nazionalismi
In palio non c’è solo la tenuta dell’UE dal punto di vista economico, ma l’intero sistema di valori su cui è fondata l’Unione.
In tutta l’Europa i nazionalismi stanno cercando di strumentalizzare la crisi, “ma la pandemia non è può essere il pretesto per mettere fuori gioco i principi democratici”, ha affermato Merkel.
“Il ritorno al nazionalismo non significa più controllo, ma meno controllo”, ha spiegato la Cancelliera tedesca. “Per questo è importante contrapporsi ad esso con la solidarietà europea”, capace di mettere in campo risposte veloci, efficaci e concrete.
Nessun arretramento su diritti e libertà, quindi, che sono il fulcro dell’identità europea e che, nei momenti di crisi, rischiano di essere messi in un angolo. “Le istituzioni sono guardiane di questi valori e diritti”, ha invece sottolineato la Cancelliera, e “questa sarà la priorità da difendere in questo semestre”.
La neutralità climatica dovrebbe essere vincolante
Ma il Coronavirus non ha fermato la crisi climatica, che resta la sfida del nostro tempo. Si tratta chiaramente di una sfida di dimensioni globali che dovrà riguardare tutti i paesi e non solo quelli europei. Ma in questa battaglia l'UE dovrà essere all'avanguardia.
Nel concreto si tratta di attuare subito politiche attive, a cominciare dal Green Deal chiamato ad attuare la transizione verso un’economia ed una società più green.
E sulla carbon neutrality entro il 2050, la Cancelliera afferma che dovrebbe essere messa per iscritto e diventare un obiettivo politicamente e giuridicamente vincolante.
Digitalizzazione all'insegna della tutela del lavoro e della sovranità digitale
Alla sfida della sostenibilità si accompagna quella della digitalizzazione dell’economia (e della società) europea. I timori certo non mancano, sia sul versante occupazionale che su quello della sicurezza.
Ma in realtà si tratta di rafforzare le tutele per i cittadini e per le imprese europee. Durante la pandemia è emerso chiaramente come l’Europa sia spesso troppo dipendente dalle tecnologie di paesi terzi, che possono rappresentare un pericolo per l’UE. Per questo l’obiettivo deve essere quello di un’Europa “sovrana dal punto di vista digitale”.
Un passaggio fondamentale anche per tutelare le democrazie europee, sempre più minacciate da fenomeni come le fake news e su cui la Cancelliera non usa mezze parole: “il populismo basato sulla negazione della realtà sarà sconfitto”, strappando un lungo applauso all'Eurocamera.
Un’Europa forte nel mondo
L’ultima area su cui agire per affrontare le sfide che abbiamo davanti è quello di un ruolo europeo più forte nel mondo. A richiederlo è lo scacchiere internazionale, sottoposto ad uno stravolgimento completo e che impone all’UE di essere sempre più autosufficiente anche su questo fronte.
Serve una politica estera e di sicurezza forte, in cui un alleato strategico resta però il Regno Unito. Ma sulla Brexit la Cancelliera aggiunge che l’esito non è scontato e che rimane quindi necessario prepararsi anche ad un no-deal.
Le reazioni dei parlamentari
Davanti alle priorità della presidenza tedesca, le reazioni dei parlamentari europei sono state più o meno unanimi nel riconoscere che la priorità resta a rapida approvazione del Recovery fund, all’insegna della solidarietà. Ma non sono mancate le critiche.
Secondo Manfred Weber (PPE, DE) "l'UE ha bisogno ora di coraggio per mostrare solidarietà", auspicando una soluzione entro questo mese sul Recovery fund. "Nessuna comunità può sopravvivere senza spirito comunitario. Per noi, questo è semplicemente lo stile di vita europeo", ha aggiunto l'eurodeputato, affermando come ci siano grandi aspettative per la presidenza tedesca.
Dello stesso avviso anche Iratxe García Perez (S&D, ES) che si è offerta di lavorare "fianco a fianco" con la presidenza per superare le differenze e le divisioni nord-sud ed est-ovest in Europa, a beneficio dei cittadini.
Anche per Dacian Ciolos (Renew Europe, RO) la priorità in questo momento deve essere l'adozione del Recovery fund e del nuovo Quadro finanziario pluriennale”. E sui diritti ha affermato come sia “giunto il momento di fare del rispetto dello Stato di diritto una condizione per accedere ai fondi dell'UE".
Di sostenibilità ambientale, invece, ha parlato Ska Keller (Verdi/ALE, DE) secondo cui la risolutezza mostrata dall’UE contro il Covid-19 dovrebbe essere applicata anche alla crisi climatica. "Dobbiamo superare la crisi del Coronavirus ed evitare la crisi climatica", ha dichiarato Keller, aggiungendo che la presidenza tedesca può dare un importante contributo in questo senso, con un ambiziosa legge sul clima, chiedendo una riduzione del 65% delle emissioni di gas serra entro il 2030.
Critiche sono arrivate invece da Jörg Meuthen (ID, DE) secondo cui si sta “tradendo l'idea europea e mettendo in pericolo il futuro delle prossime generazioni", citando il Green deal europeo e il Fondo di ripresa. "La vostra concezione di solidarietà è assurda", ha concluso il parlamentare europeo.
Scettico anche Raffaele Fitto (ECR, IT), secondo cui finora la risposta dell'UE alla pandemia è stata "lenta, poco efficiente e priva di vera solidarietà". La Germania - ha aggiunto Fitto - dovrebbe mettere da parte l'egoismo e recuperare lo spirito originario dell'UE, evitando gli errori del passato. "Dobbiamo rivitalizzare l'economia, attuare politiche commerciali favorevoli e rilanciare il mercato unico", ha aggiunto.
Infine Martin Schirdewan (GUE/NGL, DE) ha ricordato le dannose politiche di austerità attuate durante la crisi finanziaria e ha fatto appello alla signora Merkel affinché non commetta lo stesso errore due volte. Ha anche invitato la Germania a rendere pubblici e trasparenti i protocolli del Consiglio e a non bloccare più la proposta di tassa sulle grandi imprese digitali.
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