UE: rafforzare il meccanismo di tutela della privacy
Tra gli ultimi aggiornamenti legislativi adottati nel 2009 dalla Commissione per garantire che la tutela della vita privata sia al passo con la tecnologia figurano:
- una raccomandazione sulle etichette intelligenti RFID (identificazione a radio frequenza) inserite in prodotti quali i tesserini magnetici per gli autobus;
- un accordo alcune importanti società che gestiscono "social networks";
- nuove norme in materia di telecomunicazioni che impongono ai fornitori di servizi di telecomunicazione e internet di notificare alle autorità eventuali violazioni della sicurezza che comportino la perdita o l'abuso di dati personali.
In base alla presente normativa gli Stati membri devono garantire che gli abbonati, i cui nominativi figurano in un elenco pubblico, siano informati sugli scopi dell'elenco e che l'uso a fini commerciali dei dati personali contenuti sia subordinato al loro consenso.
"Le norme dell'UE devono consentire ad ogni cittadino di sapere in quali casi è legittimo il trattamento dei suoi dati personali" garantendo "la possibilità di opporvisi quando lo desidera", ha affermato il Commissario europeo responsabile della Società dell'Informazione e dei Media, Viviane Reding.
In Italia sono state costituite banche dati per le televendite ricavate da elenchi pubblici di abbonati senza che gli interessati avessero acconsentito esplicitamente all'uso dei propri dati. In tal modo l'Italia è venuta meno all'obbligo comunitario e la Commissione ha avviato un procedimento di infrazione contro il nostro Paese.