Fondo crescita sostenibile – 50 milioni per appalti innovazione

Innovazione - Image by TeroVesalainen from Pixabay In Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che assegna risorse del Fondo crescita sostenibile per l’attuazione di bandi di domanda pubblica intelligente.

Appalti - domanda pubblica e innovazione, binomio possibile

Le risorse saranno destinate al finanziamento di appalti di innovazione e pre-commerciali, cioè procedure dirette a stimolare il mercato a proporre risposte innovative per soddisfare al meglio le esigenze della collettività.

Lo stanziamento a valere sul Fondo crescita sostenibile ammonta in questa fase a 50 milioni di euro, che potranno essere integrati con risorse provenienti dai Programmi operativi cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) e con risorse ordinarie di altre amministrazioni interessate, sia centrali che locali.

Questi fondi saranno utilizzati per sostenere le imprese e altri operatori economici, anche in collaborazione con organismi e/o centri di ricerca, nello svolgimento delle attività inerenti allo sviluppo, alla prototipazione e alla sperimentazione di nuove soluzioni utili a soddisfare i 'fabbisogni smart' del Paese.

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Per l'individuazione dei fabbisogni di innovazione, il Ministero dello Sviluppo economico può avvalersi anche di forme di cooperazione con altre amministrazioni pubbliche, a cominciare dall'AgID, con cui è già prevista un'apposita convenzione.

Nelle scorse settimane, tra l'altro, l'Agenzia per l'Italia digitale ha anche lanciato una piattaforma web, Appaltinnovativi.gov, per dare visibilità alle opportunità di procurement connesse a servizi innovativi e favorire l’incontro di domanda e offerta tra amministrazioni pubbliche, operatori di mercato e centri di ricerca.

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L’attuazione degli interventi passerà per uno o più bandi di gara che saranno emanati dal MISE in conformità alla disciplina degli appalti di innovazione e del pre-commercial procurement e selezioneranno le soluzioni che comportino un significativo avanzamento tecnologico e generino un impatto positivo sulla qualità della vita dei cittadini, sul contesto imprenditoriale delle imprese o sull’efficienza del funzionamento della pubblica amministrazione

Ciascun bando di gara si articolerà in più fasi:

  • elaborazione di soluzioni e presentazione di uno studio di fattibilità tecnica della soluzione proposta al fabbisogno di innovazione con relativa descrizione;
  • messa a punto di uno o più prototipi e quantificazione dell’offerta tecnico-economica della sperimentazione;
  • realizzazione della soluzione proposta e rilascio sperimentale in specifici ambiti territoriali.

I bandi definiranno anche le modalità per l’acquisizione e/o l’utilizzo dei risultati per facilitarne l'adozione da parte delle PA.

Decreto 31 gennaio 2019 – Gazzetta ufficiale del 20 marzo 2019

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