L'agenda del PE per il primo semestre del 2019

PEElezioni europee, futuro dell’Europa, budget UE post 2020 e Brexit. Sono solo alcuni dei temi prioritari nell’agenda dei lavori del Parlamento europeo per i primi sei mesi del 2019.

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Dopo la pausa natalizia, il Parlamento europeo si appresta a tornare a lavoro nel 2019 con un’agenda ricca di impegni importanti. Vediamo quali sono le questioni più urgenti che gli europarlamentari dovranno affrontare nei primi sei mesi del nuovo anno.

Elezioni europee 2019

Le prossime elezioni europee, le prime dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE, si terranno dal 23 al 26 maggio in tutto il territorio dell’Unione. I cittadini europei sono chiamati a eleggere 705 eurodeputati che formeranno il nuovo Parlamento, il quale, a sua volta, eleggerà un nuovo presidente della Commissione europea.

Il budget UE 2021-2027

Il Parlamento ha approvato le sue priorità per il prossimo bilancio a lungo termine, il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, e richiede ora al Consiglio UE di iniziare le consultazioni. Gli eurodeputati vorrebbero raggiungere un accordo prima delle elezioni europee, così da evitare ritardi per i programmi europei più importanti e perdite di posti lavoro dovuti a degli accordi tardivi sul bilancio finanziario.

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Futuro dell’Europa

I deputati europei hanno in programma altri dibattiti con i leader UE sul futuro dell’Europa. Il premier Giuseppe Conte e gli omologhi spagnolo e finlandese, Pedro Sanchez e Juha Sipilä, saranno i primi a prendere parte alle plenarie del nuovo anno.

Accordi di libero scambio

A marzo, il Parlamento ha in agenda degli accordi di libero scambio con Singapore e con il Messico. L’accordo con Singapore, che è il principale partner commerciale europeo e ospita più di 1000 aziende UE, mira a rimuovere quasi tutte le tariffe doganali e a semplificare gli scambi commerciali. I maggiori benefici dell’accordo con il Messico dovrebbero, invece, riguardare gli esportatori europei di pollame, formaggio, cioccolato e pasta.

Brexit

Sempre a marzo 2019 è prevista l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Ogni accordo sulla Brexit dovrà essere prima approvato dal Parlamento europeo.

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Tra gli altri dossier in agenda, la procedura di autorizzazione sui pesticidi (PEST), le nuove misure per contrastare la propaganda e la protezione dei whistleblower (i lavoratori che denunciano le irregolarità perpetrate nella propria azienda, organizzazione o istituzione).