Addio download illegale di film, musica e videogiochi: i pirati della rete hanno i giorni contati. In Francia, col nuovo anno, arriveranno i primi risultati della riforma “Hadopi 2”, che introduce il procedimento penale contro la pirateria informatica e i download illegali da Internet. Una legge che, come ha tenuto a precisare il presidente Nicolas Sarkozy nel suo discorso augurale di fine anno, proteggerà la creatività e gli artisti francesi e convincerà la popolazione a conferire il giusto prezzo alle opere reperibili in rete.
La norma, voluta fortemente dall’Eliseo e dall’industria dell’entertainment è passata lo scorso autunno dopo un lungo scontro in parlamento, nonostante l’opposizione di una parte dell’opinione pubblica che la definisce per lo più draconiana o facilmente eludibile dagli hacker più esperti. Nonostante le contestazioni Hadopi ha incassato anche il via libera della Corte costituzionale francese. Nelle linee generali del testo, i colpevoli saranno avvisati prima con una email di sospendere le loro attività illegali; in caso contrario sarà inviata un'altra lettera ed in ultimo, l’imputato sarà chiamato in appello di fronte al giudice che potrà decidere tra una multa pecunaria o l'interruzione del collegamento in rete. Nasce inoltre l’Autorità per la distribuzione delle opere e per la protezione del Copyright su Internet (Hadopi: letteralmente Haute Autorité pour la Distribution des Oeuvres e la protection du copyright sur Internet).
Secondo il senatore dell'UMP (il partito di maggioranza), Michel Thiollière “dopo la prima e-mail intimidatoria siamo certi che almeno due terzi degli utenti porranno fine all’uso illegale della rete. Dopo il secondo messaggio, almeno il 95% di loro si convincerà a smettere. Internet rappresenta una risorsa incredibile, ma ha bisogno di regole, se vogliamo dare un futuro al cinema, alla musica o ai videogames”.
Tra i sostenitori di Hadopi campeggiano anche beniamini dello star system d’oltralpe come l’attrice Cécile Cassel (sorella del più noto Vincent). Nel frattempo Hadopi segue il suo lungo e complesso periplo: pare infatti che le prime e-mail di avviso non arriveranno prima di aprile. A ritardare l’applicazione della legge era stata una lunga inchiesta della Commissione nazionale per l’informatica e le libertà sui due decreti attuativi della norma, ora pubblicati sulla gazzetta ufficiale della Repubblica Francese. “La legge va avanti - ha assicurato il ministro della cultura Frédéric Mitterand – le lungaggini sono dovute soltanto ad alcuni problemi burocratici”. Resta poi da definire la questione del finanziamento della musica su Internet e la creazione di un’offerta conveniente per l’acquisto dei brani da parte degli utenti. Patrick Zelnik, patron della major francese Naive (ma anche editore della première dame, Carla Bruni) è stato incaricato dal ministero della cultura di redigere un rapporto su questo tema. I dubbi restano. Al prezzo di di 0,99 centesimi al brano, riempire un lettore Mp3 – la maggior parte di quelli in commercio hanno una capienza di 40 mila pezzi - potrebbe costare quanto una Porsche. Tuttavia, qualora riscontrasse successo e raggiungesse gli obiettivi che si è prefissata, questa legge potrebbe rappresentare un modello replicabile in tutti quei paesi che intendono proteggere la loro industria creativa.