Emilia-Romagna: 27 milioni di euro per azioni formative contro la crisi
Le azioni formative, finanziate attraverso risorse del Fondo sociale europeo (FSE) e gestite da enti di formazione accreditati, saranno costruite a partire dai bisogni effettivi delle persone. Tutti i lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali in deroga riceveranno dall’azienda una comunicazione che li invita a recarsi o comunque a mettersi in contatto, con il Centro per l’impiego del proprio comune di residenza.
I Centri per l’impiego hanno il compito di individuare, attraverso un colloquio individuale, le azioni di politica attiva del lavoro personalizzate più adatte per orientarlo, o aggiornare o qualificare le sue competenze. L’accesso a questi servizi è condizione per mantenere l’ammortizzatore sociale.
I corsi rientrano in due tipologie:
- percorsi di aggiornamento e di specializzazione
Sono percorsi di 40 ore utili per poter aggiornare o specializzare ulteriormente la professionalità del lavoratore e svolgere meglio il ruolo in cui si sta già lavorando. I corsi sono stati individuati sulla base dei diversi settori aziendali (amministrazione, commerciale, acquisti, gestione magazzino, ecc.) o sulla base dei diversi comparti (edile, meccanico, ceramico, agroalimentare, commercio, ecc.).
In fase di prima attuazione, è disponibile un’offerta formativa di 1.189 percorsi per 7.134 lavoratori. La formazione approvata permette una copertura capillare sia in riferimento ai territori sia in riferimento alle aree tematiche. - percorsi di qualificazione
Servono ad acquisire una nuova professionalità o a completare e formalizzare le competenze già possedute e a renderle riconoscibili, e pertanto più spendibili, nel mercato del lavoro.
La Regione ha approvato un catalogo di percorsi anche individuali della durata compresa tra le 50 e le 300 ore che si riferiscono a 88 qualifiche professionali del repertorio regionale
Sono 393 i percorsi di questo tipo approvati che, tenuto conto delle diverse sedi di erogazione, portano ad un’offerta di 1.940 corsi sul territorio regionale.
La durata, le competenze e le conoscenze su cui si concentra la formazione per ciascun lavoratore sono definite in una seconda fase, successiva al colloquio con l’operatore del Servizio per l’impiego, dopo un’analisi approfondita svolta insieme all’ente di formazione responsabile del corso.
Per minimizzare i costi della frequenza è prevista la possibilità di usufruire un buono pasto giornaliero di € 5,29 e di un rimborso dei costi di trasporto per raggiungere la sede di attività fino ad un massimo di 7 euro al giorno.
Inoltre, le persone prive di occupazione, impiegate con contratti di collaborazione a progetto in aziende interessate da situazioni di crisi, potranno richiedere assegni formativi (voucher) per accedere ai corsi presenti nel Catalogo regionale.
Oltre all'offerta ai singoli lavoratori è attivo uno strumento di “sportello aperto” che consente alle imprese in crisi di costruire, in accordo con le rappresentanze sindacali, un piano formativo interno e di richiedere un finanziamento per la sua realizzazione.