Piemonte: Istruzioni per i Distretti Rurali e Agroalimentari - L.R. 29/2008
Le istruzioni operative prevedono le modalità per l’individuazione di nuovi distretti e l’adeguamento di quelli esistenti, nonché i criteri di raccordo tra strutture regionali, per la partecipazione della Regione anche in termini finanziari (che saranno definite di anno in anno) e per istituire aggregazioni temporanee, nonché i criteri di nomina dei rappresentanti ai tavoli di distretto.
Saranno oggetto di successivi provvedimenti gli aspetti che più attengono alla gestione complessiva dei territori e al coordinamento tra soggetti diversi, l’attività di monitoraggio, le tempistiche definitive entro le quali i distretti dei vini, attualmente in fase di transizione, dovranno adeguarsi alla nuova disciplina.
I distretti esistenti o in via di costituzione e la loro situazione:
- Il distretto del riso, esteso nelle province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara, e il distretto dei fiori, esteso nelle province di Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola, già formalmente costituiti, dovranno adeguare la propria forma giuridica.
- Il distretto del settore orticolo, in provincia di Alessandria, dovrà verificare l’integrazione di alcuni territori richiesta dalla Provincia di Torino.
- I distretti dei vini (precedentemente regolati dalla legge 20/1999 e suddivisi in due realtà: Langhe Roero Monferrato per il Piemonte Sud e Canavese, Coste della Sesia e Colline novaresi per il Piemonte Nord), in base alla nuova legge convergono in un’unica entità territoriale. Le istruzioni operative sono specificamente dedicate a definire tale adeguamento e la nuova organizzazione del distretto unico che ne deriverà a partire dal 2010.
- Il distretto della frutta fresca è in fase di avanzata definizione e aggregherà territori di Cuneo (probabile capofila), Torino, e alcune zone di Vercelli e Alessandria.
Altre realtà territoriali potranno eventualmente avviare le procedure per la propria costituzione.