Ddl Concorrenza – emendamenti rinviano approvazione definitiva
Slitta ancora l'ok al Ddl Concorrenza: con l'approvazione di quattro emendamenti alla Camera, il testo dovrà tornare al Senato.
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Il via libera del Senato alla legge annuale per la Concorrenza, l'apertura dei mercati e la tutela dei consumatori, il 3 maggio scorso, sembrava poter avvicinare l'epilogo dell'iter di un provvedimento varato in Consiglio dei Ministri nel febbraio 2015. La decisione della Camera di approvare nuove modifiche al testo, invece, costringe a un nuovo passaggio al Senato.
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Il testo varato in CdM a inizio 2015 era poi stato approvato in prima lettura dalla Camera ad ottobre, con l'auspicio di un rapido via libera del Senato, entro la fine dello stesso anno. Il via libera di Palazzo Madama è arrivato, invece, solo il 3 maggio 2017, a distanza di un anno e mezzo, con una serie di modifiche che ora Montecitorio avrebbe dovuto confermare in via definitiva, senza ulteriori correzioni.
Le commissioni Attività produttive e Finanze della Camera hanno invece deciso di approvare quattro emendamenti al testo, che dopo l'ok in Aula la prossima settimana dovrà quindi tornare al Senato per il via libera definitivo. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro si è detta pronta a interloquire con i senatori per accelerare la calendarizzazione del provvedimento, ma per il pacchetto di misure in materia di assicurazioni, energia, telecomunicazioni, banche e libere professioni si tratta comunque dell'ennesima battuta d'arresto.
Critico sulla decisione della Camera il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, secondo cui "i quattro emendamenti accolti hanno prevalentemente un carattere di mera chiarificazione e non mettono in discussione la sostanza degli articoli a cui si riferiscono". Sugli stessi punti, ha aggiunto il ministro, il Governo si era detto disponibile a collaborare, "sia attraverso l’accoglimento in sede attuativa di eventuali atti di indirizzo da parte del Parlamento, sia promuovendo, dopo l’approvazione definitiva e senza dar luogo ad un ulteriore ed inutile rinvio, ad eventuali iniziative di precisazione del testo".
I nodi del contendere riguardano i settori delle assicurazioni e dell'energia, il telemarketing e gli odontoiatri. In particolare, in base ai quattro emendamenti:
- viene cancellato il divieto del tacito rinnovo per le polizze assicurative relative al ramo danni e ai rischi accessori alla polizza Rc Auto;
- vengono esclusi dal servizio di salvaguardia previsto dal ddl Concorrenza per i clienti che non abbiano scelto il proprio rivenditore al 1° luglio 2019, quando si avrà il passaggio obbligato al mercato libero, coloro che al 30 giugno siano ancora coperti dal regime di maggior tutela,
- vengono aboliti i nuovi obblighi di trasparenza previsti dal Senato per gli operatori di telemarketing,
- viene chiarito che l’attività odontoiatrica può essere esercitata esclusivamente da soggetti in possesso dei titoli abilitanti che prestano la loro attività come liberi professionisti.