Ddl Concorrenza – Senato riprende lavori
Dopo l'incontro tra il ministro Calenda, il sottosegretario Gentile e i relatori Tomaselli e Marino riparte l'iter del ddl Concorrenza
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Contenuti e nodi critici del disegno di legge Concorrenza sono stati al centro dell'incontro della scorsa settimana tra il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, il sottosegretario Antonio Gentile e i due relatori del testo al Senato Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap). Dopo circa un mese di stallo, in attesa della nomina del nuovo titolare del MISE a seguito delle dimissioni di Federica Guidi, i lavori riprendono questa settimana.
Il Ddl Concorrenza alla Camera
Previsto dalla legge n. 99-2009 per rimuovere gli ostacoli all'apertura dei mercati dei prodotti e dei servizi, il ddl annuale per la concorrenza affronta diversi settori.
In particolare, il testo iniziale del Governo conteneva misure per:
- le assicurazioni, con particolare riguardo al campo della RC Auto;
- i fondi pensione;
- le comunicazioni;
- i servizi postali;
- l’energia, e la distribuzione in rete di carburanti per autotrazione;
- le banche;
- le professioni;
- la distribuzione farmaceutica.
Rispetto alla proposta iniziale del Governo, in sede di esame in prima lettura i deputati:
- hanno modificato le condizioni per l'accesso agli sconti sul prezzo della polizza RC Auto per gli automobilisti che accettano clausole per il contenimento dei costi o il contrasto delle frodi, confermando l’installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico e le ispezioni preventive dei veicoli, ma cancellando il riferimento al risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate;
- hanno soppresso la disposizione del disegno di legge che consentiva alle forme pensionistiche complementari con soggettività giuridica e che operano secondo il principio della contribuzione definita di raccogliere sottoscrizioni anche tra i lavoratori appartenenti a categorie professionali diverse da quella di riferimento;
- hanno posticipato di un anno, al 10 giugno 2017, lo stop all'attribuzione in esclusiva alla società Poste italiane S.p.A. dei servizi inerenti le notificazioni e comunicazioni di atti giudiziari, nonché dei servizi relativi alle notificazioni delle violazioni del codice della strada;
- hanno integrato l'obbligo di passare dal regime di "maggior tutela" nei settori del gas e dell'energia elettrica al mercato libero con una serie di norme per la comparabilità delle offerte e la verifica delle condizioni della piena liberalizzazione;
- hanno bocciato la proposta del Governo in tema di compravendite immobiliari di beni immobili destinati ad uso non abitativo (cantine box, locali commerciali) che avrebbe permesso agli avvocati di autenticare le sottoscrizioni dei relativi atti di trasferimento nel limite di valore catastale massimo di 100mila euro.
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Inoltre, la Camera ha raccolto le sollecitazioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato a intervenire anche in altri ambiti, in particolare:
- energia con riferimento alle infrastrutture energetiche, alle concessioni di grande derivazione idroelettrica e alla distribuzione del gas naturale;
- distribuzione dei carburanti;
- editoria;
- compenso per la riproduzione privata;
- rifiuti;
- servizi pubblici locali;
- società pubbliche partecipate dagli enti locali;
- trasporto pubblico locale, trasporto pubblico non di linea e trasporto ferroviario;
- settore aeroportuale e portuale;
- settore farmaceutico, con riferimento alle procedure di registrazione dei medicinali generici alla scadenza del brevetto del medicinale originatore (“patent linkage”) e al sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco;
- settore della sanità;
- professioni, con riguardo ad alcuni specifici rilievi riguardanti la legge di riforma della professione forense e la disciplina della legge professionale notarile.
Governo punta ad approvazione entro pausa estiva
Il testo ha ricevuto l'ok di Montecitorio a ottobre e l'accelerazione del passaggio in Senato rappresenta una delle priorità del nuovo ministro dello Sviluppo economico, anche alla luce dei rilievi della Commissione europea che ha denunciato gli scarsi progressi dell'Italia in materia di concorrenza nel settore dei servizi.
Nel corso di questa settimana la commissione Industria di Palazzo Madama, competente sul provvedimento, riprende quindi le votazioni e l'esame degli emendamenti presentati dai relatori, con una sospensione di una settimana in occasione delle elezioni amministrative. L'obiettivo è arrivare all'approvazione definitiva prima della pausa estiva.
Tra i punti critici da sciogliere rientra la norma che permetterebbe la costituzione di società a responsabilità limitata (S.r.l.) semplificata mediante scrittura privata, senza passare per il notaio, fermo restando l'obbligo di iscrizione presso il Registro delle imprese. Un provvedimento che i notai avevano contestato nel corso delle audizioni alla Camera, segnalando il fatto che l'autentica notarile non è paragonabile alla firma digitale per la diversità dei controlli a monte (su antiriclaggio, capacità dei soggetti, etc) e ricordando che le norme Ue prevedono dal 2009 il ricorso a un atto pubblico per la costituzione di società di capitale.