A tre settimane dal varo dei saldi estivi i negozi non sono stati assaltati. Basta fare un giro nei centri commerciali - frequentati soprattutto per contrastare la calura metropolitana - per notare i negozi vuoti. Nella battaglia a colpi di rilevazioni statistiche sul clima di fiducia nei confronti dell’economia le polemiche non si placano. Secondo le ultime rilevazioni dell’Isae nei primi giorni di luglio è cresciuta la fiducia dei consumatori: l'indice è passato da 105,4 di giugno a 107,5 portandosi sui livelli più elevati dal novembre 2007.
L'Istituto di studi e analisi economica di Piazza Indipendenza riscontra un miglioramento soprattutto riguardo al quadro economico generale, mentre una maggiore cautela emerge, invece, dalle indicazioni relative al quadro personale.
Migliorano, in particolare, i giudizi relativi alla situazione economica del paese e le attese sul mercato del lavoro mentre peggiorano, per contro le previsioni sul risparmio e le valutazioni sul mercato dei beni durevoli.
I consumatori - spiega l'Isae - percepiscono un marcato rallentamento dell’inflazione sia presente che attesa. Nel dettaglio territoriale, la fiducia risulta in miglioramento su tutto il territorio nazionale, ma con minore intensità nel Nord Est. Particolarmente marcata la fiducia nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno. Per quanto riguarda il quadro economico generale, si rafforzano a luglio i segnali di recupero che hanno cominciato ad emergere a partire da aprile.
I dati diffusi dall’Isae riaccendono il dibattito. “Ci piacerebbe sapere dove abbia effettuato le sue rilevazioni l'Isae per diffondere, oggi, dati tanto lontani dalla realtà – è l’opinione di Federconsumatori e Adusbef - Le nostre associazioni stanno valutando se denunciare questo Istituto all'Antitrust per pubblicità ingannevole. La situazione italiana, infatti, - sostengono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef - è tutt'altra. Assistiamo ad una spirale di eventi che tende ad avvitarsi su se stessa, e dalla quale sarà sempre più difficile venir fuori”. Secondo le due associazioni, vi sono, i presupposti per un peggioramento della crisi tra settembre-ottobre.