Confcommercio aderisce a Reti Amiche: Brunetta e Sangalli firmano l’intesa
- pagamenti INPS (tra i quali quelli relativi al rapporto di lavoro domestico);
- documentazione anagrafiche e catastali;
- pagamento canone RAI;
- pagamento Bollo ACI;
- pagamento F24;
- pagamento multe e altri tributi e contributi.
Sarà sempre Confcommercio a promuovere tra le imprese associate il progetto Reti Amiche, con la collaborazione del Ministero per la Pubblica Amministrazione.
Per garantire la piena operatività dell’accordo, Confcommercio e il Ministero nomineranno nei prossimi giorni due responsabili che potranno creare un gruppo di lavoro con il supporto tecnico del CNIPA e delle amministrazioni interessate.
Soddisfatto Carlo Sangalli, “Con Reti Amiche è l’Amministrazione che va dalle imprese e dal cittadino e non viceversa. Ovviamente, non è che si possa pretendere che il Ministro Brunetta spunti da ogni parte pronto a risolvere, grazie a Reti Amiche, tutti i problemi nei rapporti con la burocrazia, ma almeno ci aspettiamo una drastica riduzione dei pellegrinaggi presso le cattedrali dell’Amministrazione”.
In occasione della stipula del protocollo, Confcommercio ha presentato i risultati un’indagine degli oneri che pesano maggiormente sulle Pmi. Tra gli adempimenti amministrativi ritenuti più pesanti e gravosi da parte delle Pmi, quelli in campo fiscale (per il 92,2%), quelli riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro (per l’85,4%), quelli relativi al personale (per l’80,9%).
Più del 40% delle imprese ha dedicato ogni mese allo svolgimento degli adempimenti amministrativi oltre 6 giornate/uomo (mediamente, nel 2008, le Pmi hanno destinato ogni mese allo svolgimento degli adempimenti amministrativi dalle cinque alle sei giornate/uomo). Questo rappresenta un costo per le imprese che, per quasi la metà (il 45,5% per l’esattezza), è ritenuto non sopportabile dal punto di vista economico. L’impatto dei costi per gli adempimenti amministrativi è oscillato in media nel 2008 tra l’1,0% e l’1,4% sui ricavi delle imprese (il 40% delle imprese ha sostenuto costi pari o superiori all’1,5%).
Il 30,8% delle Pmi ha rinunciato nel 2008 ad assumere nuovo personale; Il 26,6% ha rinunciato a progetti di innovazione. Il 25,5% non ha effettuato investimenti. Il 17,2% ha rimandato progetti di ricerca a causa di difficoltà di natura puramente burocratica, connesse alla complessità e alla lunghezza dei tempi richiesti dagli adempimenti amministrativi.
Ma non finisce qui: il 49,8% del campione dedica alla cura degli adempimenti amministrativi tra i 2 e i 10 addetti, mentre l’1,9% vi dedica oltre 10 addetti. Il 31,5% delle Pmi dispone di un ufficio appositamente dedicato al disbrigo delle pratiche e degli adempimenti amministrativi.
(a cura di Alessandra Flora)