European Business Summit: il 26 marzo le Pmi si incontrano a Bruxelles
Filo conduttore della manifestazione, che quest’anno giunge alla sua settima edizione, è “Rischiare e avere cura per sostenere le ambizioni dell’Europa; finanziamento, reclutamento, rispetto dell’ambiente”. Secondo gli organizzatori, infatti, per riuscire a realizzare i suoi obiettivi ed irrobustire il suo ruolo di player globale, l’Europa deve rischiare, ma al contempo deve prendersi cura di se stessa, investendo di più nella ricerca sulla sostenibilità ambientale e nell’innovazione tecnologica.
Per quanto riguarda la sezione “dare” (in italiano: rischiare), il dibattito si concentrerà su alcuni temi cruciali come il protezionismo, la crisi del credito, la fiducia, il futuro del private equity e degli hedge funds. Sul fronte dello “staffing” (reclutamento), le tavole rotonde si incentreranno sul rapporto con le università, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sul fenomeno della fuga dei cervelli e sul futuro del welfare state.
L’altro tema chiave della kermesse sarà il greening, cioè la sostenibilità ambientale delle imprese. In questo caso verranno chiamate in causa la supply chain e le commodities, la crisi energetica e i più recenti accordi sul clima che dovrebbero spianare la strada alla conferenza di Copenhagen.
La conferenza propone quest’anno un parterre imprenditoriale di tutto rispetto, con la partecipazione dei vertici delle più grandi aziende a livello mondiale (da Ikea a Coca Cola, da Intel ad Heineken). Nondimeno, dal punto di vista istituzionale saranno presenti i commissari Vladimir Spidla, Meglena Kuneva, Jacques Barrot, Stavros Dimas, Jan Figel, Janez Potocnik, Andris Piebalgs, Androulla Vassiliou e il presidente della Commmissione UE Josè Manuel Durao Barroso.
L’organizzazione ha creato inoltre un apposito blog aggiornato costantemente con le ultime notizie su temi che verranno discussi nel corso del summit.
(Alessandra Flora)