Rimborsi Iva: procedura di infrazione per l'Italia
Bruxelles è sul punto di aprire una procedura di infrazione a carico dell'Italia per il sistema dei rimborsi Iva alle imprese.
La decisione sarà formalizzata domani e pubblicata giovedì nel pacchetto mensile di decisioni sulle procedure di infrazione, ma fonti della Commissione europea hanno già anticipato l'intenzione di inviare una lettera di messa in mora all'Italia a causa dei tempi eccessivamente lunghi previsti per l'erogazione dei rimborsi Iva alle imprese.
"Anche quando le imprese vantano un diritto incontestabile ad ottenere il rimborso dell'Iva già pagata, l'operazione avviene generalmente, nella migliore delle ipotesi, solo due anni dopo la presentazione della relativa domanda. E spesso il pagamento slitta ulteriormente a causa della mancanza di fondi in tesoreria'', fanno sapere da Bruxelles.
Nel mirino della Commissione ci sono, però, anche altri due aspetti della normativa italiana: il termine massimo per la concessione dei rimborsi, pari a quattro anni, e la possibilità di accedere ai rimborsi entro tre mesi, ricorrendo a una 'corsia preferenziale', prevista solo per le imprese attive da almeno cinque anni. Una prassi che, secondo l'Esecutivo comunitario, finisce per penalizzare le start-up.
Dalla notifica della messa in mora l'Italia avrà 60 giorni di tempo per rispondere alle osservazioni della Commissione; in caso di risposta non soddisfacente, Bruxelles potrà inviare una richiesta di parere motivato e, in ultima istanza, deferire l'Italia alla Corte di Giustizia europea.