Agenzia Entrate: la guida Fisco e Casa su agevolazioni e imposte

Casa - Author: roachy_737 / photo on flickr Una guida dell'Agenzia delle Entrate fa il punto sulle agevolazioni e le imposte che i contribuenti devono tenere presenti al momento dell’acquisto o della vendita di un'abitazione.

Prima dell'acquisto

Nella fase precedente all'acquisto, la guida suggerisce al compratore di verificare che il venditore sia il legittimo proprietario dell’abitazione e l'eventuale presenza di ipoteche o pendenze, anche giudiziarie, richiedendo un’ispezione ipotecaria presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate oppure online.

Il passaggio successivo è quello del contratto preliminare, o “compromesso”, un accordo che impegna le parti a stipulare un successivo contratto definitivo. Il compromesso deve essere registrato entro venti giorni dalla sottoscrizione, con il pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. Nel caso in cui con il contratto preliminare sia previsto anche un pagamento anticipato, è prevista anche l’imposta proporzionale di registro sia sulla caparra (0,5%) sia sull’acconto (3%).
Una volta firmato il contratto definitivo tali somme saranno abbonate dall’imposta pagata per la registrazione della compravendita.

Imposte

L'entità delle imposte da versare per l'acquisto di un'abitazione varia in base alla natura del venditore, cioè se si tratta di un privato, di un'impresa esente da Iva sulla vendita o di un'impresa soggetta a Iva.

Nei primi due casi, dal 1° gennaio 2014, l'imposta di registro è pari al 9% del prezzo di acquisto, mentre l'ipotecaria e la catastale ammontano a 50 euro. Nell'ultimo caso, invece, l’aliquota Iva è del 10%, cui s’aggiungono le imposte di registro, ipotecaria e catastale, ciascuna pari a 200 euro.

Agevolazioni per chi acquista la “prima casa”

L'agevolazione si applica alla prima abitazione, con l'esclusione di abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico, rispettivamente di categoria A1, A8 e A9 (per le vendite soggette a Iva, l’abitazione deve essere “non di lusso”).

Nel caso in cui il venditore sia un privato o un'impresa esente da Iva, l’imposta di registro scende dal 9% al 2%, mentre l'ipotecaria e la catastale restano immutate a 50 euro.
Se, invece, il venditore è un’impresa soggetta a Iva, l’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto scende dal 10% al 4%, mentre registro, ipotecaria e catastale restano immutate a 200 euro.

Inoltre, i compensi pagati all’agenzia immobiliare per l’acquisto dell’immobile da adibire ad abitazione principale si possono detrarre nella misura del 19%, con un tetto massimo di mille euro.

Se il compratore ha stipulato un mutuo ipotecario per acquistare l’abitazione principale, inoltre, è possibile detrarre dall’Irpef il 19% degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione pagati all’istituto di credito, fino a un massimo di 4mila euro l’anno.

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