Sardegna: 7 milioni di euro per le PMI commerciali e i centri commerciali naturali
Possono partecipare al Bando, ai sensi della L.R. 9/2002 e gli artt. 36 e 37 della L.R. 5/2006:
- le piccole e medie imprese commerciali;
- i consorzi o le associazione che gestiscono un Centro Commerciale Naturale.
Gli obiettivi perseguiti sono:
- la valorizzazione e la riqualificazione del commercio nelle aree urbane in armonia col contesto culturale, sociale, architettonico, con particolare riferimento al rilancio economico-sociale dei centri storici;
- favorire la crescita commerciale, in particolare di imprese di piccole e medie dimensioni, che integrino la qualità delle città e dei piccoli comuni in modo da assicurarne l’attrattività, vivibilità, e sicurezza;
- evitare lo spopolamento dei piccoli comuni e mantenere un’offerta adeguata.
- la creazione di una rete distributiva tradizionale nei centri storici e nei quartieri del centro urbano caratterizzati da fenomeni di desertificazione commerciale, al fine di migliorare la capacità di attrazione delle aree interessate e la loro accessibilità;
- realizzare un qualificato livello di animazione economica, sociale e culturale.
Le agevolazioni saranno erogate con le seguenti modalità: i contributi in conto capitale non potranno essere superiori al 20% dell’investimento ammissibile e i contributi complessivi concedibili – che dovranno rispettare la regola comunitaria de minimis – non potranno superare i 100.000 euro, restando fermo il principio per cui la percentuale complessivamente agevolabile non potrà essere superiore al 75% dell’investimento ammissibile.
Quando il contributo in conto interesse è l’unica forma di agevolazione, esso è concedibile sul 75% della spesa ammissibile.
Il credito d’esercizio ammesso a contributo non può superare il 30% del volume d’affari dichiarato ai fini dell’I.V.A. dell’anno precedente (o frazione d’anno, per le imprese operanti da meno di un anno) e, in ogni caso, la soglia di € 100.000.
Per le imprese commerciali di nuova istituzione, il credito d’esercizio ammesso a contributo non può superare il 30% dell’investimento proposto e, comunque, la soglia di € 40.000.
Le domande pervenute saranno ordinate in una graduatoria di preistruttoria secondo i criteri di priorità stabiliti; l’istruttoria avverrà per le domande collocate in posizione utile fino alla concorrenza delle risorse disponibili.