Notte ricercatori - finanziamenti Ue per divulgazione scientifica
Via all’edizione 2017 della Notte europea dei ricercatori finanziata dall’Ue per promuovere la divulgazione scientifica.
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Il 29 settembre 2017 si celebra la Notte europea dei ricercatori, un'iniziativa promossa dalla Commissione Ue fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.
Notte europea dei ricercatori 2017
La Notte europea dei ricercatori - finanziata dalle azioni Marie Skłodowska-Curie nell’ambito del programma Horizon 2020 - intende creare occasioni d’incontro tra ricercatori e cittadini al fine di promuovere la diffusione della cultura scientifica e delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.
Per il 2017 sono previste diverse tipologie di eventi - da esperimenti e dimostrazioni scientifiche a conferenze e seminari divulgativi - che vedranno la partecipazione di cittadini e ricercatori in oltre 300 città europee.
L’Italia aderisce alla Notte con 6 progetti per un totale di 52 città italiane coinvolte.
Il bando per la European Researchers' Night 2018-2019
La pubblicazione del bando 2018-2019 dell’European Researchers' Night - che finanzierà le prossime due edizioni della Notte europea dei ricercatori - è prevista per l’autunno.
La call finanzia qualsiasi evento che sensibilizzi al ruolo positivo svolto dalla ricerca nella società, specie tra i giovani. I ricercatori che beneficiano di un finanziamento da parte dell'Ue sono chiamati ad interagire il più possibile con i visitatori per illustrare l'impatto della loro ricerca sulla vita quotidiana delle persone.
Al bando, di prossima pubblicazione, potrà partecipare qualsiasi ente giuridico (organizzazioni scientifiche pubbliche o private, imprese, enti pubblici, scuole, musei della scienza, fondazioni, media, ecc), con sede nell’Unione o in un Paese associato al programma Horizon 2020, che sia in grado di organizzare un evento dedicato alla divulgazione scientifica.
Il finanziamento Ue copre tutte le spese associate all'organizzazione di azioni divulgative nel campo della ricerca. È possibile utilizzare i fondi per i preparativi e la pubblicità, per l'evento stesso e per la valutazione del suo impatto.
Le sovvenzioni possono avere una durata massima di due anni. Il loro importo varia a seconda dell'entità dell'evento proposto.
I finanziamenti ERC per i ricercatori
Il programma Horizon 2020 prevede anche altre opportunità per sostenere i ricercatori, tra cui le sovvenzioni del Consiglio europeo per la ricerca (ERC) e le azioni Marie Skłodowska-Curie.
Per il 2018, l’ERC ha lanciato già i bandi per tre tipologie di sovvenzioni.
Nel dettaglio è stata lanciata la call per sovvenzioni di avviamento (starting grants), rivolte ai ricercatori con esperienza da 2 a 7 anni, che possono ricevere un contributo fino a 1,5 milioni di euro per 5 anni.
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Ci sono poi i synergy grants, cioé sovvenzioni rivolte a piccoli gruppi di ricercatori (da 2 a 4 Principal investigator) con i rispettivi team di lavoro, che possono accedere ad un contributo massimo di 10 milioni di euro per 6 anni (può essere richiesta anche un'integrazione fino a 4 milioni di euro).
> Scopri come partecipare al bando
Pubblicato anche il bando per le sovvenzioni 'Proof of concept', rivolte ai ricercatori già assegnatari di una borsa ERC, che abbiano un progetto ancora in corso o terminato da non più di 12 mesi dalla data di pubblicazione del bando. I beneficiari accedono in questo caso ad un contributo pari a 150mila euro per 18 mesi.
> Scopri come partecipare al bando
Le azioni Marie Curie
La pubblicazione dei bandi relativi alle borse Marie Skłodowska-Curie, invece, è attesa per l’autunno. Le azioni sostengono la formazione e lo sviluppo della carriera nella ricerca, concentrandosi sulle competenze richieste nel campo dell'innovazione.
Oltre alla Notte europea dei ricercatori, le azioni Marie Skłodowska-Curie finanziano:
- reti per la ricerca (ITN) per una formazione dottorale innovativa, destinate ai nuovi ricercatori;
- borse individuali (IF) per ricercatori esperti che intendono recarsi in un altro Paese, anche lavorando al di fuori del mondo accademico;
- scambi tra il personale che si occupa di ricerca e innovazione (RISE) per promuovere la collaborazione internazionale e intersettoriale;
- cofinanziamento di programmi regionali, nazionali e internazionali che finanziano corsi di formazione o borse di studio che comportano la mobilità da e verso un altro Paese.
Le borse sono destinate a ricercatori di ogni grado, dai dottorandi ai ricercatori esperti, con l’obiettivo di incoraggiare la mobilità transnazionale, intersettoriale e interdisciplinare.
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Photo credit: NASA Goddard Photo and Video via Foter.com / CC BY