Programma infrastrutture strategiche - priorita' a 25 grandi opere

Previsti investimenti per 70,9 miliardi

Infrastrutture

Una netta sforbiciata all'elenco delle grandi opere da cofinanziare con fondi europei e nazionali da qui al 2030. E' quanto stabilisce il Programma delle infrastrutture strategiche approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al Documento di economia e finanza (DEF).

Obiettivi

Il Programma delle infrastrutture strategiche parte dall'analisi dei punti di forza e di debolezza del contesto nazionale e individua quali priorità di intervento:

  • il potenziamento del trasporto ferroviaro e della qualità del servizio passeggeri;
  • la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano;
  • il miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale;
  • il rafforzamento della rete stradale;
  • l'ottimizzazione del traffico aereo.

A queste sfide si accompagna l'obiettivo di favorire l’attrazione di capitali privati attraverso adeguate politiche di rafforzamento amministrativo delle stazioni appaltanti, la diffusione di modelli di analisi dei piani economico-finanziari per i proponenti privati, l'esplicitazione dei benefici generati dalla realizzazione di opere strumentali allo sviluppo dei distretti produttivi e l’utilizzo delle risorse del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS).

Investimenti e strumenti finanziari

L'elenco degli interventi che dovranno rispondere alle esigenze infrastrutturali individuate nel documento è significativamente ridotto rispetto ai numeri della Legge Obiettivo: si tratta infatti di 25 opere prioritarie per un costo totale di 70 miliardi e 936 milioni di euro e coperture finanziarie pari a 47,9 miliardi di euro.

L’85% del costo totale, spiega il documento, rientra nei principali strumenti di programmazione Ue e nazionali, in particolare:

L'elenco delle opere

Ferrovie

La spesa prevista per il potenziamento della mobilità ferroviaria è pari oltre 28 miliardi di euro, di cui circa 15 miliardi già disponibili, e riguarda la realizzazione:

  • della TAV Torino-Lione,
  • della nuova ferrovia del Brennero;
  • della Milano-Venezia;
  • del Terzo Valico dei Giovi;
  • della Napoli-Bari;
  • della Messina-Catania-Palermo.

Strade

La spesa per le infrastrutture stradali ammonta a 25,2 miliardi di euro, di cui 17,3 già disponibili, e comprende:

  • l'A4 Venezia-Trieste;
  • la Pedemontana Lombarda;
  • la Pedemontana Veneta;
  • la Tangenziale Est di Milano;
  • la Salerno-Reggio Calabria;
  • l'A19 Agrigento-Caltanissetta;
  • la Grossetto-Siena;
  • il Quadrilatero Marche-Umbria;
  • la Statale 106 Jonica;
  • il potenziamento della Olbia-Sassari.

Metropolitane

Per il potenziamento e il completamento delle linee metropolitane, invece, è prevista una spesa di 12,1 miliardi di euro, di cui 10,3 già disponibili.

Le opere selezionate sono:

  • Interconnessione Rebaudengo-Passante ferroviario Torino;
  • M5 e Linea M4 Lorenteggio Linate di Milano;
  • Linea C di Roma;
  • Linea 1 e Linea 1 di Napoli;
  • Circumetnea;
  • Nodo di Palermo;
  • Tranvia di Firenze;
  • Servizio ferroviario metropolitano Bologna.

Cinque miliardi e 493 milioni di euro, di oltre 5,2 miliardi già disponibili, sono infine destinati al MOSE di Venezia, che dovrebbe essere completato entro il 30 giugno 2017.

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Programma delle infrastrutture strategiche

Photo credit: PAC 2 / Foter / CC BY-NC-SA