Horizon 2020 - Emphasis, Italia coordina progetto su sicurezza alimentare
L’Italia coordina il progetto Ue EMPHASIS su sicurezza alimentare e biodiversità, con un finanziamento di oltre 6,5 milioni di euro da Horizon 2020
Il progetto è stato selezionato nell’ambito del primo ciclo di bandi relativi alla sfida sociale 2 di Horizon 2020, 'Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia', ha spiegato Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova.
In cosa consiste il progetto e come è nato?
Il progetto Effective Management of Pests and Harmful Alien Species – Integrated Solutions (EMPHASIS) ha l’obiettivo di assicurare la sicurezza alimentare in Europa e la protezione della biodiversità e dei servizi ecosistemici, attraverso lo sviluppo di protocolli e soluzioni pratiche di risposta per la previsione, la prevenzione e la protezione dei sistemi agricoli e forestali dalle minacce provenienti da parassiti, sia nativi che alieni.
Nello specifico, il progetto si propone di: sviluppare un quadro analitico per l’identificazione delle minacce e delle opportunità legate alla gestione dei parassiti; elaborare protocolli diagnostici, di sorveglianza ed eradicazione che consentano di aumentare il grado di preparazione degli utilizzatori finali rispetto alle possibili minacce provenienti dall’introduzione di nuovi parassiti, sia nativi che alieni; progettare soluzioni pratiche di lotta integrata per la gestione e la protezione dai parassiti; sviluppare un processo di apprendimento reciproco con gli utilizzatori finali; promuovere le soluzioni identificate dal progetto attraverso attività di formazione e disseminazione, rivolte sia alla comunità scientifica che ai decisori politici.
EMPHASIS intende prendere in considerazione numerosi e diversi pato-sistemi, selezionati sulla base della loro rappresentatività, e sulla possibile replicabilità delle misure così identificate, in modo da garantirne un vasto impatto dei risultati ottenuti. La durata del progetto è di quattro anni (2015-2019)
Agroinnova coordina un consorzio composto da: Confagricoltura, AgriNewTech, METEC Innovation e SPIN-TO in Italia; Agra CEAS, il Secretary of State For Environment, Food and Rural Affairs, il London Imperial College, il National Institute of Agricultural Botany (NIAB), e OPTISENSE nel Regno Unito; Agrobio S.L e l’Universidad de Lleida in Spagna; Chatim, Plant Biocontrol International e DLO (Wageningen University and Research Centre) nei Paesi Bassi; l‘European and Mediterranean Plant Protection Organisation (EPPO) e l’Institut National de la Recherche Agronomique (INRA) in Francia; Integretas Audzesanas Skola (IAS) in Lettonia; Mendel University in Brno in Repubblica Ceca; MOVERIM Consulting SPRL in Belgio; il Regional Environmental Center (REC) in Ungheria; SemiosBIO Technologies Inc. in Canada.
Il progetto non nasce per caso, ma da una lunga serie di 23 progetti europei e NATO che Agroinnova si è aggiudicata nel periodo 2003-2014. Di questi progetti, ben 6, tutti quanti coordinati da Agroinnova, hanno riguardato il tema della biosicurezza, un settore di ricerca che ha profonde ricadute in campo economico e che ha portato il centro a lavorare a livello sempre più internazionale. Lo zoccolo duro del consorzio deriva dalle collaborazioni precedenti ed è costituito da un gruppo fortemente consolidato.
A quale invito a presentare proposte (call) del programma Horizon 2020 avete partecipato?
Abbiamo partecipato alla seconda call di Horizon 2020 per il settore 'Sustainable Food Security'. Il tema (topic) era ‘Native and alien pests in agriculture and forestry’ (SFS-03a-2014) che sembrava scritto apposta per Agroinnova.
Come siete venuti a conoscenza della call?
Ci teniamo costantemente informati sulle opportunità esistenti e future, sia tramite il participant portal di Horizon 2020, sia attraverso le altre fonti di informazione e anticipazione, come ad esempio l’APRE. Agroinnova ha un project manager che ha, fra l’altro, il compito di monitorare regolarmente i bandi europei.
Quali difficoltà avete incontrato nella redazione e nella presentazione del vostro progetto?
In Horizon 2020 i topic (temi) sono generalmente meno specifici rispetto ai programmi precedenti. Il topic in questione si riferiva a tutte gli organismi (funghi, batteri, virus, piante infestanti, ecc…) che minacciano le piante nel settore agricolo, forestale e negli ambienti naturali. Il primo passo è stato quello di stabilire una lista ristretta di specie target su cui lavorare, che tenesse in considerazione le priorità europee, le competenze dei partner e i progetti già finanziati/in corso sull’argomento.
Anche il momento dell’allocazione delle risorse tra i partner (oltre 6,5 milioni di euro stanziati dall’Ue) può essere un momento critico della fase di preparazione.
Links
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Horizon 2020 - 5G PPP, finanziamenti per le reti avanzate
Cordis - EMPHASIS
Photo credit: Le living and co. / Foter / CC BY