Lazio: Politica di sviluppo unitaria 2007-2013

La Giunta regionale avvia la Politica di sviluppo unitaria per il periodo 2007-2013 con l’approvazione della Deliberazione n. 611 del 5 agosto 2008 (pubblicata sul Burl n. 33 del 6 settembre 2008). Il Programma di Politica di sviluppo unitaria, approvato dal Consiglio regionale il 16 luglio 2008, individua sia la strategia generale da attuare nel periodo 2007-13 attraverso il contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo aree sottoutilizzate (Fas), sia la strategia specifica mirata al Programma Operativo (POR) FESR, nel rispetto dei Regolamenti comunitari di riferimento adottati per il periodo di programmazione.

Le politiche regionali di breve-medio termine si inseriscono nell’ambito delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, definite congiuntamente a livello comunitario e statale. In questo quadro, il contributo del Fesr e del Fas è finalizzato al raggiungimento di un unico obiettivo globale: promuovere uno sviluppo ecologicamente compatibile, equo, inclusivo, rispettoso dei diritti della persona e delle pari opportunità, finalizzato a rafforzare la competitività del sistema Lazio.

L’obiettivo globale si articola in tre priorità (Assi) di intervento:

I. Ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva (attraverso la promozione della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico)

II. Ambiente e prevenzione dei rischi (preservando e valorizzando le risorse naturali, culturali e paesaggistiche per migliorare la qualità della vita e l’attrattività del territorio)

III. Accessibilità (promozione di una mobilità integrata e sostenibile e di una società della conoscenza inclusiva).

La deliberazione definisce in primo luogo gli indirizzi programmatici e le priorità di intervento relative ai settori e ai sistemi produttivi di particolare interesse regionale tra quelli individuati dal POR Fesr 2007-2013, in particolare

  • filiere dell’innovazione,
  • sistemi e filiere produttive.

Nelle prime rientrano i Distretti tecnologici avanzati interessati (Aerospazio, Bioscienze, Cultura), le tecnologie per la sostenibilità ambientale, l’ICT e le tecnologie multimediali.

Tra i secondi la Ceramica, la Nautica, la Carta, l’Audiovisivo, l’Innovazione e la Meccanica. La deliberazione definisce inoltre gli strumenti attraverso i quali far convergere un ammontare significativo di risorse, allo scopo di sostenere progetti complessi.

Le attività prese in considerazione dalla deliberazione si riferiscono quindi agli assi I e II del POR Fesr Lazio: si tratta in particolare dell’Asse I, Attività:

I.1 Potenziamento e messa in rete delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico;
I.2 Sostegno agli investimenti innovativi delle Pmi;
I.3 Sviluppo dell’impresa innovativa, patrimonializzazione e crescita dimensionale delle Pmi;
I.4 Acquisizione di servizi avanzati per le Pmi;
I.6 Promozione di prodotti e processi produttivi rispettosi dell’ambiente

e dell’Asse II, Attività:

II.1 Promozione dell'efficienza energetica e della produzione di energie rinnovabili.

Per queste attività vengono definiti i dettagli relativi al contenuto tecnico delle operazioni cofinanziabili, alle spese ammissibili e alle procedure amministrative, tecniche e finanziarie.

La deliberazione contiene la scheda che descrive la Procedura di accesso integrato alle agevolazioni (Pai), utilizzata per la prima volta nella regione: si tratta di un insieme integrato e coordinato di strumenti e interventi di sostegno pubblico, mirati alle caratteristiche di particolari settori o cluster, aree specializzate, sistemi e distretti produttivi nonché alle relative filiere.

Quanto all’attuazione, la procedura negoziale si concretizza in Accordi di programma per lo sviluppo e la produttività, sottoscritti tra Regione e imprese, in forma singola o associata, Enti locali e altri soggetti pubblici coinvolti nei progetti di investimento. Tale procedura interessa in questa prima fase la frontiera tecnologica dell’Ict/multimediale e la filiera meccanica.

Inoltre, si prevede di attivare Avvisi pubblici per la presentazione di proposte o Avvisi pubblici per la presentazione di progetti esecutivi. Queste procedure sono tese a garantire un rapido e mirato intervento, consentendo allo stesso tempo rilevanti ricadute a livello di filiera.

Le risorse finanziarie destinate a tale prima fase per l’attivazione delle procedure di selezione dei progetti ammontano a 318,5 milioni di euro, di cui 211,5 resi disponibili dal POR Fesr, 49,5 dal Fas e 50 dai Fondi rotativi per le Pmi e dalla Legge regionale n. 46/02. Altri 7,5 milioni sono disponibili grazie al contributo del Fondo sociale europeo (FSE), in particolare attraverso il suo Asse IV Capitale umano – obiettivo specifico 1, che prevede attività tese

  • a rafforzare le capacità di innovazione tecnologica delle Pmi;
  • sostenere e valorizzare l’inserimento lavorativo dei dottori di ricerca in impresa;
  • rafforzare le opportunità occupazionali e di carriera dei giovani laureati; sostenere i ricercatori per la diffusione dell’innovazione in impresa.

Si prevede di dare l’avvio a tre Attività del POR FESR attraverso specifici Avvisi per la presentazione di progetti esecutivi. relativi in particolare a servizi avanzati alle Pmi, prodotti e processi rispettosi dell’ambiente, efficienza energetica ed energie rinnovabili, con risorse regionali per 30 milioni di euro.

Per la programmazione operativa di queste attività complesse la Regione Lazio si avvale del Servizio Assistenza programmazione economica di Sviluppo Lazio; per l’implementazione delle attività si avvale degli altri Servizi delle società regionali Sviluppo Lazio Spa e Filas Spa.

DGR n. 611/08 - POR FESR 2007-2013 Indirizzi programmatici per individuazione settori strategici Asse I e attività 1 Asse II - modalità e procedure

DGR n. 611/08 - Allegati

DGR 644/09, BUR n. 33 del 07.09.2009 (suppl. No 155) - Modifiche e integrazioni alla DGR 611/08

(Fonte: Sviluppo Lazio Spa)