Abruzzo: accordo Regione-Governo per interventi a favore delle famiglie

Icona - Immagine di Sasa StefanovicSiglato l'accordo attuativo dell'intesa del 20 settembre 2007 tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali che, a seguito del parere conforme espresso dalla Conferenza Permanente Regioni Enti locali del 18 febbraio 2010, consentirà l'attuazione di interventi per l'abbattimento delle tariffe alle famiglie numerose, la riorganizzazione dei consultori familiari, la quantificazione del lavoro delle assistenti familiari e la sperimentazione di misure finalizzate a favorire la permanenza in famiglia di persone non autosufficienti.

Le risorse stanziate complessivamente ammontano ad oltre 3 milioni di euro.

Con questo accordo la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Abruzzo hanno stabilito le seguenti linee programmatiche:

Sperimentazione iniziative per l'abbattimento dei costi di servizio per le famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro.

Per attuare tale sperimentazione la Regione promuove iniziative innovative, attraverso il sistema delle autonomie locali, basate su:

  • la riduzione degli oneri per la fruizione o l'accesso ad altri beni o servizi sostenuti da nuclei familiari, costituiti da 4 o più figli, compresi minori in affido, esposti al rischio di incorrere in situazioni di marginalità sociale;
  • il supporto economico ai servizi di erogazione dell'energia elettrica, del gas, dell'acqua e della raccolta dei rifiuti solidi urbani;
  • agevolazione e riduzione dei costi legati ai servizi scolastici (acquisto libri di testo, trasporto, mensa).

Il costo del progetto è stimato in 1 milione e 50 mila euro, di cui 1 milione a carico del fondo nazionale e 50 mila euro da parte della Regione.

Progetti sperimentali innovativi per la riorganizzazione dei consultori familiari, comunque denominati ed articolati in sede regionale, al fine di ampliare e potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie.

I progetti sono finalizzati a:

  • assicurare la multidisciplinarietà degli interventi attraverso lo svolgimento di funzioni di educazione permanente, mediazione familiare, sostegno ai genitori nel percorso di crescita e formazione dei figli;
  • prevedere punti privilegiati di ascolto per le famiglie, anche individuando forme di facilitazione dell'integrazione sociale degli immigrati;
  • facilitare l'accesso ai servizi diffondendo la conoscenza sulla rete sociale, sociosanitaria e sui servizi di prossimità;
  • promuovere interventi di prevenzione e di cura in relazione ai fenomeni di violenza e maltrattamento in ambito familiare;
  • ricercare modalità di collaborazione con l'autorità giudiziaria per i problemi collegati alla separazione dei coniugi, al divorzio, all'adozione, alla tutela degli incapaci;
  • potenziare percorsi di accompagnamento per le famiglie che accolgono il minore in adozione o in affido.

Il costo totale dell'intervento è pari a 630 mila euro, di cui 600 mila a carico dello Stato e il resto in forma di cofinanziamento regionale.

Progetti sperimentali e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari

I progetti possono riguardare la formazione delle assistenti familiari, in modo da garantire l'idoneità dei soggetti a svolgere prestazioni di assistenza a persone parzialmente o totalmente non autosufficienti, ma anche la promozione di iniziative di reperimento, selezione e inserimento lavorativo del personale destinato all'assistenza familiare e di interventi per il sostegno alle famiglie.

In tal modo i progetti costribuirebbero anche a favorire l'emersione del lavoro sommerso, attraverso agevolazioni sugli oneri fiscali e previdenziali a carico dei contratti di lavoro.

Le risorse stanziate per l'intervento ammontano a oltre 816. 536 euro di cui 38.900 da parte della Regione.

Progetti sperimentali e interventi per la permanenza o il ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti

Gli interventi sono finalizzati al concorso delle spese sostenute dalle famiglie per la retribuzione e la regolarizzazione di un assistente familiare preposto alla cura di soggetti conviventi non autosufficienti, considerando tra l'altro;

  • la distribuzione della popolazione ultra-settantacinquenne;
  • le condizioni socio-economiche dei nuclei familiari;
  • la disponibilità delle famiglie ad accogliere quei membri attualmente ospitati o ricoverati in strutture residenziali soio-sanitarie.

Le risorse disponibili sono pari a 643.432 euro di cui oltre 30 mila a carico della Regione.

Testo dell'accordo attuativo dell'intesa del 20 settembre 2007 - BUR Abruzzo n. 25 del 21 aprile 2010 p. 8