Legge Stabilita' 2016 – guida INPS per Sostegno inclusione attiva SIA
Dal 2 settembre le famiglie economicamente svantaggiate potranno richiedere il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) previsto dalla Legge di Stabilità 2016
> Legge Stabilita' 2016 - al via sostegno per inclusione attiva SIA
> Legge Stabilita' 2016 - ddl delega per contrasto poverta'
Con Circolare n.133 del 19 luglio 2016 l'INPS ha chiarito i requisiti, i benefici e le procedure per richiedere il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA), a seguito della pubblicazione in GURI del decreto attuativo del 26 maggio 2016.
Sostegno inclusione attiva - SIA
Il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA), previsto dalla Legge di Stabilità 2016, è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata.
Il sussidio è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole e anche soggetti privati ed enti no profit.
Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
Il SIA prevede la partecipazione di diversi attori:
- il Comune, che riceve le domande da parte dei cittadini, effettua le verifiche anagrafiche sui richiedenti, comunica all’INPS le richieste di beneficio, controlla il rispetto dei progetti personalizzati;
- il “Soggetto attuatore” (INPS), che riceve le domande dai Comuni ed effettua i controlli sulla sussistenza dei requisiti di natura socio-economica richiesti dalla legge;
- il “Gestore del servizio”, che assicura la distribuzione e la gestione delle carte prepagate, provvedendo all’accredito periodico degli importi dovuti.
I cittadini interessati sono tenuti a presentare la domanda direttamente al proprio Comune di appartenenza che, successivamente, provvederà ad inoltrarle all’INPS, ai fini della verifica dei requisiti di accesso (ISEE, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa ecc.). Dopo la verifica dei requisiti di accesso il Gestore del servizio provvede all'erogazione del sussidio economico attraverso una carta precaricata.
Chi può richiedere il SIA
Il richiedente (componente del nucleo familiare), al momento della domanda e per l’intera durata dell’erogazione del beneficio, deve:
- essere cittadino italiano o comunitario ovvero familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda).
Il Comune deve verificare che nessun componente il nucleo risulti in possesso di:
- autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta;
- autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei 3 anni precedenti la richiesta.
I nuclei familiari beneficiari, al momento della domanda e per l’intera durata dell’erogazione del beneficio, devono possedere una serie di requisiti, che saranno verificati dall'INPS:
1. composizione del nucleo familiare – (con almeno uno dei seguenti requisiti):
- a. presenza di un componente di età minore di 18 anni;
- b. presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore;
- c. presenza di una donna in stato di gravidanza accertata;
2. condizione economica:
- a. ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro;
- b. altri eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni non superiori a 600 euro mensili;
- c. nessun componente il nucleo deve risultare titolare di:
-prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI);
- assegno di disoccupazione (ASDI);
- altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
- carta acquisti sperimentale.
A quanto ammonta il sussidio
Il beneficio economico viene concesso, con cadenza bimestrale, in relazione alla composizione del nucleo familiare beneficiario:
- 1 membro: 80 euro;
- 2 membri: 160 euro;
- 3 membri: 240 euro;
- 4 membri: 320 euro;
- 5 o più membri: 400 euro.
Ripartizione regionale dei fondi
Le risorse messe a disposizione per il SIA sul territorio nazionale ammontano a 750 milioni di euro, ripartiti tra le Regioni e le Province autonome in relazione alla quota di popolazione in condizione di maggior bisogno e ai fondi stanziati a livello regionale:
- Piemonte: 37.664.425 euro
- Valle d'Aosta: 1.222.246 euro
- Liguria: 15.429.974 euro
- Lombardia: 90.508.818 euro
- Provincia Autonoma di Bolzano: 3.647.971 euro
- Provincia Autonoma di Trento: 4.219.057 euro
- Veneto: 38.331.581 euro
- Friuli Venezia Giulia: 10.288.053 euro
- Emilia Romagna: 37.886.271 euro
- Toscana: 33.417.110 euro
- Umbria: 8.238.802 euro
- Marche: 14.681.423 euro
- Lazio: 55.731.052 euro
- Abruzzo: 17.628.052 euro
- Molise: 4.794.813 euro
- Campania: 112.457.965 euro
- Puglia: 78.679.621 euro
- Basilicata: 10.415.115 euro
- Calabria: 36.197.303 euro
- Sicilia: 112.236.879 euro
- Sardegna: 26.328.469 euro
Progetti personalizzati di presa in carico
Oltre all’erogazione del sussidio economico, il SIA prevede anche l’attivazione di interventi volti al miglioramento del benessere complessivo e alla riconquista dell’autonomia del nucleo familiare.
I Comuni devono pertanto predisporre progetti personalizzati per la presa in carico dei soggetti interessati e finalizzati al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale, secondo le linee guida di cui all’accordo in Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Città e Autonomie locali) dell’11 febbraio 2016.
I progetti saranno realizzati tramite i servizi sociali, in sinergia con i centri per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con i soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà. Saranno finalizzati principalmente alla ricerca attiva di lavoro, per mezzo di interventi quali tirocini, borse-lavoro, formazione e potranno prevedere anche percorsi attivi nella cura dei figli (scuola, salute, ecc.).
L’adesione e la partecipazione al progetto personalizzato rappresenta una condizione necessaria al godimento del beneficio.
Presentazione delle richieste
Le richieste per il SIA potranno essere presentate ai Comuni a partire dal 2 settembre 2016. I Comuni potranno iniziare a trasmettere le richieste all'INPS, in ordine cronologico, entro 15 giorni lavorativi dalla data della richiesta.
> Legge Stabilita’ 2016 - fondi e interventi contro il disagio sociale
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