Rinnovabili, superbonus, economia circolare: cosa prevede il Recovery Plan per rivoluzione verde e transizione ecologica
La missione 2 del Recovery Plan, dedicata a Rivoluzione verde e transizione ecologica, può contare su circa 60 miliardi. Numerosi gli investimienti e i progetti programmati, dalle rinnovabili all'idrogeno passando per il superbonus.
Cosa prevede il Recovery Plan di Draghi: mission, progetti e riforme
Nel Piano firmato Draghi, infatti, la missione 2 può contare su 59,47 miliardi, una quota ben minore rispetto ai quasi 70 miliardi della precedente versione del Piano. A tali risorse andranno poi aggiunte quelle provenienti da React-EU (1,31 miliardi) e 9,32 miliardi del Fondo complementare al Recovery, destinati soprattutto a sostenere economicamente il superbonus.
Le componenti della Missione 2:
Agricoltura sostenibile ed economia circolare
La componente può contare su uno stanziamento di 5,27 miliardi - in calo rispetto ai 6,3 della prima versione del Recovery - e si articola in tre linee progettuali che comprendono sia riforme che investimenti:
1. Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare:
- Riforma 1.1: Strategia nazionale per l'economia circolare
- Riforma 1.2: Programma nazionale per la gestione dei rifiuti
- Riforma 1.3: Supporto tecnico alle autorità locali
- Investimento 1.1: Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti
- Investimento 1.2: Progetti “faro” di economia circolare
Per approfondire: Cosa c'è per l'economia circolare nel Recovery Plan
2. Sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile:
- Investimento 2.1: Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo
- Investimento 2.2: Parco Agrisolare
- Investimento 2.3: Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare
3. Sviluppare progetti integrati (circolarità, mobilità, rinnovabili):
- Investimento 3.1: Isole verdi
- Investimento 3.2 Green communities
- Investimento 3.3: Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali
Transizione energetica e mobilità sostenibile
Si tratta della componente più pesante sotto il profilo economico, che tara 23,78 miliardi. Più di quanto previsto dalla precedente versione del piano, che stanziava 18,22 miliardi: un cambiamento nella sostanza e nella forma: il nome della componente, nel PNRR di Conte, era Energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile.
La componente si articola in cinque linee di intervento, che comprendono sia riforme che investimenti:
1. Incrementare la quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER) nel sistema:
- Riforma 1.1: Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno
- Riforma 1.2: Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile
- Investimento 1.1: Sviluppo agro-voltaico
- Investimento 1.2: Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo
- Investimento 1.3: Promozione impianti innovativi (incluso off-shore)
- Investimento 1.4: Sviluppo biometano
Per approfondire: Le rinnovabili nel Recovery Plan
2. Potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete:
- Investimento 2.1: Rafforzamento smart grid
- Investimento 2.2: Interventi su resilienza climatica delle reti
3. Promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell'idrogeno:
- Riforma 3.1: Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno
- Riforma 3.2: Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno
- Investimento 3.1: Produzione in aree industriali dismesse
- Investimento 3.2: Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate
- Investimento 3.3: Stazioni di ricarica di idrogeno per il trasporto stradale
- Investimento 3.4: Stazioni di ricarica di idrogeno per il trasporto ferroviario
- Investimento 3.5: Ricerca e sviluppo sull'idrogeno
Per approfondire: L'idrogeno nel Recovery Plan
4. Sviluppare un trasporto locale più sostenibile:
- Riforma 4.1: Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa
- Investimento 4.1: Rafforzamento mobilità "soft" (es., ciclovie)
- Investimento 4.2: Sviluppo trasporto pubblico di massa
- Investimento 4.3: Sviluppo infrastruttura di ricarica elettrica
- Investimento 4.4: Rinnovo flotte bus, treni verdi
5. Sviluppare una leadership internazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione:
- Investimento 5.1: Rinnovabili e batterie
- Investimento 5.2: idrogeno
- Investimento 5.3: Bus elettrici
- Investimento 5.4: Supporto a start- up e venture capital attivi nella transizione ecologica
Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
Si tratta della componente più popolare, forse, complice la presenza del superbonus, ma anche di quella più ridimensionata nel Recovery di Draghi. Un ridimensionamento importante sul piano delle risorse, che da oltre 29 miliardi passano a 15,36. Le risorse per la maxi-detrazione del 110% sono però incluse nel Fondo complementare al Recovery.
Risorse orientate su tre linee progettuali di investimento:
1. Efficientamento energetico edifici pubblici:
- Riforma 1.1: Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico
- Investimento 1.1: Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica
- Investimento 1.2: Efficientamento degli edifici giudiziari
2. Efficientamento energetico e sismico edilizia residenziale privata e pubblica:
- Investimento 2.1: Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici
Per approfondire: Che fine fa il superbonus nel Recovery Plan?
3. Sistemi di teleriscaldamento:
- Investimento 3.1: Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento
Tutela del territorio e della risorsa idrica
15,06 miliardi per la quarta e ultima componente della Mission 2 , che si articola in quattro linee progettuali che comprendono sia riforme che investimenti:
1. Rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico:
- Investimento 1.1: Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione
2. Prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del territorio:
- Riforma 2.1: Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico
- Investimento 2.1: Misure per la gestione del rischio di alluvione e riduzione del rischio idrogeologico
- Investimento 2.2: Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni
3. Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine:
- Riforma 3.1: Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico
- Investimento 3.1: Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano
- Investimento 3.2: Digitalizzazione dei Parchi Nazionali
- Investimento 3.3: Rinaturificazione dell’area del Po
- Investimento 3.4: Bonifica dei siti orfani
- Investimento 3.5: Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini
4. Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo e il miglioramento della qualità ambientale delle acque interne e marittime:
- Investimento 4.1: Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico
- Investimento 4.2: Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti
- Investimento 4.3: Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche
- Investimento 4.4: Investimenti in fognatura e depurazione
- Riforma 4.1: Semplificazione normativa e rafforzamento della Governance per la realizzazione degli investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico
- Riforma 4.3: Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati