Porti – Unindustria, Civitavecchia hub strategico
Un convegno promosso da Unindustria ribadisce l’importanza strategica del progetto di sviluppo dell'area portuale di Civitavecchia
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Un Partenariato Pubblico-Privato per fare di Civitavecchia un hub strategico per il rilancio dell'economia del mare, una leva fondamentale per il rilancio dell’imprenditorialità laziale e del Centro Italia. Il progetto di sviluppo dell'area portuale di Civitavecchia è stato al centro del convegno organizzato da Unindustria a Roma, nel corso della quale è stato presentato anche lo studio affidato alla Kpmg dal titolo ‘‘Civitavecchia Città-Porto: linee guida per un piano strategico di sviluppo. Il retroporto e lo sviluppo industriale’’.
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Porto Civitavecchia, i driver per lo sviluppo
Lo studio fa il punto su opportunità e cifre relative allo sviluppo dell'area, identificato in tre driver fondamentali, come riporta l'agenzia Dire: logistica merci, logistica e servizi passeggeri e automotive. Settori che hanno sì grandi potenzialità di sviluppo, ma che al contempo devono essere vigilati con attenzione.
Per quanto riguarda la logistica delle merci, secondo lo studio la sfida è quella di affiancare alle infrastrutture un significativo upgrading logistico, capace di attirare investimenti privati e nuove attività.
Diverso il discorso per i servizi passeggeri, che richiede un potenziamento dei collegamenti con Roma e Fiumicino; inoltre, l’incremento dei crocieristi, ad esempio, dev'essere colto con iniziative di tipo commerciale, di ristorazione, entertainment e turistico-ricettivo; mentre le potenzialità dell’automotive necessitano di un insediamento di servizi legati alla filiera, nuove superfici adibite a sosta, transito e stoccaggio delle autovetture, e di un bilanciamento dei flussi.
Fra i possibili driver di sviluppo nel medio-lungo periodo lo studio segnala la cantieristica navale, la catena del freddo e l’assemblaggio di prodotti.
Nencini, polo strategico per sistema Paese
“Civitavecchia è una piattaforma socioeconomica straordinariamente importante per lo sviluppo italiano”, dichiara il viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini. L’area in questione di Civitavecchia, come poche altre in Italia, ha infatti le carte in regola per diventare un polo strategico per il trasferimento di persone e merci. Ma, ha puntualizzato, “occorre essere consapevoli che le infrastrutture hanno un senso se hanno un taglio di natura strategica che comporta tempi più lunghi di quelli di una legislatura”.
Visione su cui converge l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio Guido Fabiani: “Civitavecchia rappresenta una delle principali porte dell’Italia sul mare. Una realtà fondamentale del sistema-Italia, il cui rilancio è propedeutico a sostenere e far ripartire la crescita del Lazio e del Paese ed è per questo che le politiche regionali che stiamo ponendo in essere prevedono una sempre maggiore sinergia e collaborazione tra istituzioni e diversi livelli di governo”.
E “molto può essere fatto ancora: la città e il suo porto possono essere uno dei fulcri intorno ai quali riorganizzare e ridefinire la competitività del sistema produttivo del Lazio”, prosegue Fabiani. “La valorizzazione, lo sviluppo del porto di Civitavecchia e la sua piena infrastrutturazione, sono le precondizioni indispensabili per la crescita, e l’auspicata realizzazione della zona franca sarebbe un elemento centrale di questo scenario”.
A sottolineare l'importanza del progetto, il presidente di Unindustria Maurizio Stirpe: “Abbiamo puntato un anno fa a questo quadrante e lo testimonia l’aver aperto una sede all’interno della città e vicina alla Autorità portuale perché riteniamo che le potenzialità che sono legate allo sviluppo di Civitavecchia sono notevoli e a mio avviso non solo per il territorio regionale, ma anche per tutta l’area del centro Italia”.
“Certamente c’è da completare la fase relativa alla costruzione delle infrastrutture occorrenti”, aggiunge Stirpe, “e naturalmente bisogna creare quelle condizioni e quel clima favorevoli affinché ci siano degli insediamenti produttivi, relativi al settore manifatturiero. Ritengo tuttavia che ci siano le condizioni per uno sviluppo concreto, c’è la vicinanza a Roma, c’è la vicinanza al porto hub di Fiumicino e Civitavecchia già gode del primato dal punto di vista del traffico crocieristico. E ancora c’è la presenza di un costruttore di automobili importantissimo come Fca e c’è, infine, un investimento programmato per la nuova piattaforma relativa alla costruzione del nuovo terminal container e proprio lì è il futuro, è dove si potrà polarizzare una buona dose di sviluppo per il nostro territorio regionale”.
Ad auspicare investimenti rapidi nel retroporto di Civitavecchia il commissario straordinario dell’Autorità portuale Pasqualino Monti: “Non si perda ulteriore tempo e si riesca finalmente a realizzare quella piattaforma che il Paese attende: la piattaforma Lazio che parte dal porto di Civitavecchia e dagli importanti risultati che lo stesso scalo ha saputo conseguire negli ultimi anni”.
Photo credit: sjkln via Foter.com / CC BY-NC-SA