Fondo Studio, le novità sui prestiti agli studenti con garanzia dello Stato: intervista all'on. Federico Mollicone
Fornire un adeguato sostegno finanziario agli studenti meritevoli per affrontare autonomamente il percorso formativo e, successivamente, entrare nel mondo del lavoro. È questo l'obiettivo del Fondo per il credito ai giovani, anche noto come "Fondo Studio", uno strumento recentemente potenziato dal DL Sport e Scuola. Ad illustrarci l'iniziativa e i futuri sviluppi è stato l'onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati.
Fondo Studio, prestiti agli studenti con garanzia dello Stato
Istituito dal DL n. 81-2007, il Fondo Studio rappresenta un’importante opportunità per i giovani che vogliono costruirsi un futuro migliore, oltre che un'occasione per il sistema Paese: l’agevolazione all’accesso del credito farà crescere non solo il numero degli studenti e dei laureati, ma anche in prospettiva l’economia italiana.
Considerando il potenziale di questa misura, il DL Sport e Scuola (DL n. 71/2024) ha previsto un rafforzamento dello strumento, grazie all’introduzione della garanzia dello Stato per la concessione di prestiti agli studenti.
In questa intervista abbiamo chiesto all'on. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, di parlarci delle peculiarità del Fondo per il credito ai giovani, delle novità introdotte negli ultimi mesi e degli impatti futuri che questo avrà sulle nuove generazioni.
Cos’è e come funziona il Fondo per il credito ai giovani (anche noto come Fondo Studio)?
Il Fondo Studio consente ai giovani meritevoli, ma privi dei mezzi finanziari sufficienti, di intraprendere un percorso di studi o completare la propria formazione grazie a un prestito garantito dallo Stato. La gestione del Fondo è stata affidata a CONSAP, che attraverso l’impegno del Presidente Giacomoni sta lavorando in sinergia con il Parlamento e il Governo.
Il Fondo svolge - in pratica - la funzione di garante della banca che concede il finanziamento, nel caso di mancata restituzione del capitale da parte del beneficiario. Istituimmo questo strumento quando il Presidente Meloni era Ministro della Gioventù nel Governo Berlusconi e con un emendamento al Decreto Sport a mia prima firma di questa estate abbiamo portato delle migliorie per renderlo più facilmente applicabile.
Perché il Governo sta orientando i propri sforzi per rilanciare e rafforzare questo strumento?
Lo scopo del Governo Meloni è quello di sviluppare ed incrementare le politiche finalizzate all’inclusione finanziaria. Lo strumento è finalizzato ad agevolare l’accesso al credito bancario da parte di studenti universitari e neolaureati, ai fini dell’apprendimento e approfondimento di percorsi professionali e lavorativi, in modo da rendere il sistema universitario più equo possibile.
Abbiamo posto il merito come principio cardine del percorso formativo, dalle scuole alle università, e solo garantendo un punto di partenza uguale per tutti ciò può essere applicato. Insieme al Ministro Bernini e al Ministro Abodi, lavoriamo per fare in modo che lo studente debba pensare solo al suo futuro e ai suoi studi e non a come sostenere un prestito in banca per perseguirli.
La recente approvazione dell’emendamento al decreto Sport ed Istruzione rappresenta un primo passo verso l’effettiva partenza del Fondo Studio. In che modo questo provvedimento influirà sull’iniziativa?
Insieme alla Consap e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - che proprio attraverso un invito diretto del Presidente Meloni aveva chiesto l’evoluzione del Fondo - abbiamo approvato delle novità per rendere questo strumento più facile da gestire per tutti gli attori del settore. Con questo testo si prevede la garanzia di ultima istanza dello Stato per gli impegni assunti dal Fondo, in relazione alle risorse disponibili a legislazione vigente, con il rilascio di garanzie finanziarie.
Tale misura è finalizzata a consentire una rivitalizzazione dell’operatività del Fondo in quanto rafforza la garanzia rilasciata dal Fondo stesso, favorisce l’accesso al credito agevolato mediante la possibile applicazione di condizioni, da parte delle banche aderenti all’iniziativa, più favorevoli agli studenti meritevoli, che consentano loro di affrontare autonomamente il percorso formativo, e, successivamente, entrare nel mondo del lavoro.
La disposizione prevede, inoltre, che i soggetti finanziatori, all’atto della richiesta della garanzia, debbano indicare le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari in ragione dell’intervento del Fondo. Infine, con questo dispositivo abbiamo disciplinato le modalità di incremento della dotazione del Fondo attraverso le regioni e altri enti sia pubblici che privati.
Quali sono le aspettative sulla partecipazione allo strumento? Ad esempio, quanti studenti pensate di raggiungere con il Fondo?
Ancora non ci sono stime ufficiali, ma con i correttivi inseriti dal decreto di questa estate siamo sicuri che il Fondo avrà un successo maggiore fino ad ora. Sarà presto convocato da Consap un tavolo con ABI e CDP per far sì che tutte le banche possano erogare in tempi celeri il credito agli studenti meritevoli, con la garanzia di ultima istanza dello Stato.
Come ha detto il Presidente di Consap Giacomoni, in questo modo le banche non dovranno fare accantonamenti e potranno concedere i prestiti ai giovani alle condizioni migliori.
Fondo Studio: novità in arrivo per l'accesso al credito degli studenti