Digital services act: controllo dei contenuti online, le big tech chiedono tutele
In vista della presentazione della proposta della Commissione europea sul Digital services act (DSA), le grandi aziende del web - tra cui Google, Facebook e Amazon - chiedono maggiori tutele giuridiche per limitare la loro responsabilità nel controllo dei contenuti online illegali e dannosi.
> Cosa prevede il Digital services act
Le richieste sono contenute in un documento inviato dall'European Digital Media Association (EDiMA) - che rappresenta anche i Gafam (Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft) - al Collegio dei commissari. La Commissione, infatti, dovrebbe presentare la sua proposta sul Digital Services Act (DSA) entro la fine dell'anno.
Digital services act: cosa chiedono le big tech alla Commissione UE?
L'EDiMA chiede alla Commissione europea l'introduzione di una tutela legale che consenta alle aziende di intervenire proattivamente per rimuovere contenuti e attività illegali dai loro servizi, senza il rischio di ulteriori responsabilità per i tentativi di contrasto ai contenuti illegali.
Dal momento che la normativa UE non prevede una simile disposizione, le big del web propongono di rifarsi al "principio del buon samaritano" - adottato negli Stati Uniti - ma sulla base dei valori e delle leggi europee.
"L'approccio dell'UE alla libertà di espressione è diverso da quello degli Stati Uniti, quindi anche il nostro approccio alla moderazione dei contenuti online deve essere diverso. La nostra proposta si basa sui valori e sulle leggi europee e pone limiti chiari alla tutela legale dei fornitori di servizi al fine di proteggere la libertà di espressione e prevenire azioni eccessive da parte dei fornitori di servizi", ha dichiarato El Ramly, direttore generale dell'EDiMA.
Nel documento si raccomanda l'introduzione di salvaguardie aggiuntive per i fornitori di servizi e per gli utenti, inclusi livelli minimi di informazione negli avvisi sui contenuti illegali e l'obbligo di una "revisione umana" dei ricorsi per la rimozione del contenuto. Per gestire queste disposizioni servirà un'apposita struttura di governance che l'associazone descriverà in dettaglio in un successivo documento.
> Consulta il documento dell'EDiMA