Banca Mondiale - finanza centrale per sviluppo sostenibile
Eliminare la povertà estrema e promuovere la prosperità condivisa: sono i due obiettivi promossi dalla Banca mondiale nel rapporto “Implementing the 2030 Agenda”, di cui l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile pubblica una sintesi.
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Esiste una forte correlazione tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) e il lavoro della Banca Mondiale. E’ quanto sottolinea il rapporto “Implementing the 2030 Agenda” della principale organizzazione internazionale per il sostegno allo sviluppo e la riduzione della povertà.
Finanza centrale per lo sviluppo sostenibile
La prosperità economica, sottolinea l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) nel pubblicare una sintesi del rapporto, deve essere raggiunta nel rispetto e nei limiti della sostenibilità. E’ proprio la finanza, sostiene il gruppo World Bank, a dare concretezza agli Obiettivi dell’Agenda 2030, nella quale l’istituzione sovranazionale annuncia un suo “più sostanziale contributo”.
Il rapporto illustra quindi i “passi” che la Banca Mondiale ha compiuto per facilitare l’attuazione dell’Agenda 2030, per poi affrontare i trend e gli sviluppi di ciascuno dei 17 SDGs.
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Fra le misure più rilevanti evidenziate nel documento vi è l’aumento della capacità finanziaria dell’istituzione per dare maggior sostegno ai progetti di sviluppo.
Gli scorsi “spring meetings” sul tema hanno infatti rappresentato un momento definito dallo stesso gruppo “storico” per lo sviluppo sostenibile: non solo per l’aumento capitale di 13 miliardi, ma anche per aver dimostrato la comune volontà dei 189 Paesi azionisti della World Bank di muoversi in direzione degli SDGs.
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L’istituzione si è inoltre impegnata per una valorizzazione degli investimenti privati, la cui mobilitazione è aumentata del 25-35% negli ultimi tre anni.
Un altro passo verso la realizzazione dell’Agenda 2030 è rappresentato dalla creazione di nuovi strumenti finanziari, come gli “SDG-linked bonds”, i primi bond direttamente collegati agli obiettivi di sviluppo sostenibile, lanciati nel marzo del 2017, o i “Multi-Country Catastrophe Bonds”, che hanno fruttato 1,36 milioni di dollari per sostenere i paesi dell’Alleanza del Pacifico contro le minacce del terremoto.
Finanza a parte, la Banca Mondiale offre il suo contributo anche nel monitoraggio dell’attuazione dell’Agenda 2030: esempio emblematico, la recente introduzione dell’Atlante degli SDGs, in grado di offrire un’efficace fotografia su scala globale dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel percorso della World Bank verso l’Agenda 2030 non mancano comunque alcuni ostacoli, come sottolinea il rapporto: rimangono ancora le grandi lacune nella produzione e nell'uso dei dati necessari per valutare i progressi a livello nazionale e globale.