Ricerca - investimenti Italia sotto media Ue
Crescono gli investimenti in ricerca e sviluppo, ma l'Italia resta indietro rispetto alla media Ue
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La Commissione europea ha pubblicato i dati relativi alle performance italiane nel campo della ricerca e dell'innovazione, con particolare attenzione alla partecipazione dell'Italia al programma Horizon 2020.
Ricerca e innovazione, le sfide dell'Italia
Dal 2008 al 2014 l'Italia ha registrato un aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo, passando dall'1,16% all'1,29% del PIL, senza però raggiungere la media Ue (2,03%).
Tuttavia l'impatto positivo delle pubblicazioni scientifiche prodotte nel Paese e la forte attitudine all'innovazione delle PMI italiane dimostrano che sul territorio nazionale non manca la volontà di migliorare le performance, soprattutto in vista dell'obiettivo fissato per il 2020, quando l'Italia dovrebbe arrivare ad impegnare l'1,53% del proprio PIL in attività di R&S.
L'Italia deve però fare i conti con alcune sfide che ostacolano gli investimenti nella ricerca, primo tra tutti la mancanza di risorse umane altamente qualificate. Il Paese, infatti, si colloca all'ultimo posto in Europa per il numero di persone che hanno concluso un percorso di istruzione terziaria (24,9%), mentre la media Ue è del 38,5%. Sotto la media Ue (17,6%) anche il numero di laureati in ingegneria e discipline scientifiche (12,5%).
Altra sfida che l'Italia deve affrontare è la scarsa collaborazione tra imprese e mondo accademico, che impedisce di sfruttare a pieno il potenziale innovativo delle aziende italiane. In base ai dati raccolti dalla Commissione Ue, infatti, nel 2012 le PMI italiane che hanno innovato i propri prodotti o processi produttivi rappresentavano il 38,8%, al di sopra della media Ue (30,6%).
Horizon 2020, partecipazione italiana
Finora sono 3.885 i soggetti italiani che hanno partecipato al programma Horizon 2020, per un totale di oltre 1,4 miliardi di euro ricevuti. Tra i partecipanti ci sono:
- 991 PMI che hanno ricevuto oltre 277 milioni di euro,
- 235 ricercatori che hanno ricevuto sovvenzioni ERC per oltre 285 milioni di euro,
- 550 ricercatori che hanno aderito alle Azioni Marie Skłodowska-Curie per un totale di oltre 140 milioni di euro.
I primi 10 beneficiari italiani di Horizon 2020 sono: Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Politecnico di Milano, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), Politecnico di Torino, Università di Bologna, Università Sapienza di Roma, Centro Ricerche Fiat, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Università degli Studi di Padova e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Nell'ambito di Horizon 2020 l'Italia ha stretto rapporti di collaborazione soprattutto con: Germania, Spagna, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi.
A fronte della grande partecipazione alle call Ue, conclude il rapporto, resta da migliorare il tasso di successo delle proposte italiane, che si ferma all'11,6%, al di sotto della media Ue (13,3%).
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