Piano Regioni-Unioncamere per internazionalizzazione micro imprese e Pmi

Mappamondo - foto di Kathie MFormazione, valorizzazione del territorio, accesso al credito, commercio estero e fondi strutturali. Sono questi i temi del piano strategico elaborato dalle Regioni e dalle Camere di Commercio a sostegno della micro, piccola e media impresa. Un piano già presentato alla cabina di regia nazionale per l'internazionalizzazione presieduta dai ministri allo Sviluppo economico e agli Affari Esteri, Corrado Passera e Giulio Terzi.

La collaborazione - spiega il governatore della Regione Marche e coordinatore della commissione Attività produttive e internazionalizzazione della Conferenza delle Regioni Gian Mario Spacca - intende "valorizzare ulteriormente l’impegno di Regioni e Camere di Commercio nell’affiancare le piccole aziende che intendono cimentarsi con la sfida dell’export".

"Le imprese che fanno affari oltreconfine", ricorda infatti il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, oggi sono soltanto 211mila e di queste poco più di 10mila lo fanno stabilmente". Ma, aggiunge Dardanello, "secondo i nostri dati, altre 70mila aziende sarebbero pronte ad affrontare la sfida dei mercati stranieri ma ancora non riescono a buttarsi nel mare aperto della competizione globale".

Per aiutarle il piano prevede:

  • assistenza tecnica ed informativa attraverso la rete degli sportelli informativi, situati presso le Camere di Commercio, l'attivazione di punti di informazione in collaborazione con l’agenzia Ice e la razionalizzazione delle attività degli Sportelli regionali per l’internazionalizzazione;
  • attività di formazione, mediante il Piano pluriennale regionale di formazione condiviso e cofinanziato da Regioni e Camere di Commercio con il coinvolgimento dell’Ice e delle Università locali;
  • attrazione degli investimenti esteri e marketing territoriale, attraverso un tavolo regionale che si occupi di selezionare le opportunità da proporre agli investitori;
  • selezione e sviluppo di strumenti finanziari per favorire interventi di accesso al credito più efficaci ai fini dei processi di internazionalizzazione;
  • individuazione di attività di promo-commercializzazione all’estero e in Italia, da definire insieme alla Cabina di regia nazionale;
  • riprogrammazione dei fondi strutturali per realizzare attività di internazionalizzazione, coinvolgendo in particolare le Regioni dell'Obiettivo Convergenza.

L'obiettivo, spiega Dardanello, è consolidare la presenza all’estero delle aziende che già operano in mercati internazionali e aiutare quelle che ancora non lo fanno a oltrepassare i confini nazionali. "E in questo senso, conclude il presidente di Unioncamere, il sodalizio Regioni-Sistema camerale rende questo traguardo più vicino".