ETS anche per edifici e trasporto su strada
Nel pacchetto di leggi su energia e clima che la Commissione europea presenterà a giugno ci sarà anche l'estensione del sistema di scambio delle emissioni a settori come l'edilizia e il trasporto su strada.
Dal 2021 cambiano gli aiuti di Stato nell'ambito del sistema ETS
La revisione del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) è uno dei tasselli della strategia Fit for 55, con cui Bruxelles rivedrà l’intera legislazione su clima ed energia per adattarla all’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.
Ad annunciarlo è stata la commissaria all’Energia Kadri Simson nel corso di un dibattito sulla tecnologia pulita organizzato dalla Camera di commercio americana a Bruxelles. Oltre all'estensione dell'ETS, il pacchetto di giugno sul clima "includerà la revisione della nostra legislazione per l'efficienza energetica e le energie rinnovabili in linea con le nostre nuove ambizioni" per il 2030, ha affermato Simson.
L’ipotesi di estendere l'ETS all'edilizia e al trasporto stradale non è nuova, se ne parla stato sin dall'insediamento dell’attuale Commissione, nel dicembre 2019. Ma si è trattato finora solo di una riflessione, intorno alla quale non sono mancate preoccupazioni.
Il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha dichiarato pubblicamente di essere contrario all'inclusione del trasporto su strada nell'ETS perché rischia di far salire i prezzi del carburante e ferire i poveri in modo sproporzionato.
Preoccupazioni simili riguardano l'inclusione di edifici nell'ETS: si teme cioè che tale inclusione finisca per aumentare i prezzi per inquilini e proprietari di case, che potrebbero così non essere in grado di ristrutturare.
Il Parlamento europeo si è espresso di recente per un’estensione dell’Emission Trading System (ETS) a un altro settore, quello del trasporto marittimo, responsabile da solo di circa il 2-3% delle emissioni globali di gas a effetto serra, una cifra più alta delle emissioni di qualsiasi Stato membro dell'UE.
Nel sistema ETS sta per entrare anche il trasporto marittimo?
ETS e tassa sul carbonio: come impattano sul bilancio europeo?
La revisione va di pari passo con un’altra proposta legislativa che sarà presentata sempre a giugno nell’ambito del pacchetto di leggi sul clima, quella cioè per il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, che dovrebbe tutelare le imprese europee dalla concorrenza delle controparti Paesi terzi con regole meno stringenti sul clima, introducendo un dazio ad hoc ed evitando la "fuga di carbonio".
I due elementi del pacchetto - ETS e Carbon Border Adjustment Mechanism - non hanno un valore solo ambientale, ma rientrano in una più ampia riforma del sistema delle risorse proprie dell’UE.