L’accordo UE-Giappone protegge 28 nuove indicazioni geografiche

Accordo commerciale UE-GiapponeNella lista dei prodotti agroalimentari europei che saranno tutelati in Giappone anche due IG italiane. Ma i progressi - a due anni dall'accordo con l'UE - riguardano anche l’automotive, il vino e le preferenze tariffarie.

Cosa prevede l'accordo commerciale UE-Giappone

Il 1° febbraio l’accordo commerciale tra l’Unione europea e il Giappone ha infatti compiuto due anni di età e come regalo di compleanno si è portato dietro una serie di novità positive per le imprese che esportano.

Si tratta anzitutto dell’allungamento della lista di prodotti agroalimentari europei e giapponesi con indicazione geografica (IG) che saranno reciprocamente tutelati in Giappone e nell’UE. A ciò si aggiungono una serie di novità positive per l’automotive (grazie alla riduzione delle doppie approvazioni necessarie per esportare nei due mercati), il vino (tramite l’adozione di standard sempre più simili) e per le preferenze tariffarie.

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28 nuove IG europee protette in Giappone e stand enologici più simili

La novità forse più rilevante nell'ambito dell’accordo UE-Giappone è l’inserimento di 28 indicazioni geografiche protette europee (e di altrettante IG giapponesi) nella lista di prodotti agroalimentari che riceveranno tutte quelle tutele previste da un accordo commerciale rispetto al rischio di contraffazione o simili.

Si tratta di uno sviluppo importante - sottolineano da Bruxelles - in quanto è l'espansione più rapida di un elenco di indicazioni geografiche nell'ambito di un accordo di libero scambio. 

Tra le 28 IG europee inserite nell'elenco ce ne sono anche due italiane: si tratta del Culatello di Zibello e dell’Olio Toscano.

“Questo accordo è molto positivo per gli agricoltori giapponesi ed europei e continuerà ad esserlo. Dopo soli due anni dall'entrata in vigore dell'accordo, 28 indicazioni geografiche in più su entrambe le parti sono ora protette nei nostri rispettivi mercati. Questi prodotti hanno un vero valore aggiunto, riflettendo autenticità e qualità, mentre premiano ulteriormente i nostri agricoltori”, ha affermato il commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski nel commentare l’allungamento della lista. 

“Inoltre - ha aggiunto Wojciechowski - grazie alla recente autorizzazione giapponese per le pratiche vinicole, i produttori di vino europei potranno ora beneficiare di maggiori opportunità di esportazione”. Oltre alle nuove 28 IG, infatti, l'agroalimentare europeo si porta a casa anche un altro “regalo”. Parliamo dei passi in avanti compiuti dal Giappone sul fronte degli standard enologici che sono stati avvicinati di molto a quelli europei, tanto da autorizzare sul proprio territorio diverse pratiche enologiche dell'UE. La conseguenza di questo avvicinamento è che adesso più vino europeo sarà in grado di raggiungere il mercato giapponese.

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Semplificazioni per automotive e preferenze tariffarie

Le altre due novità positive dell’accordo UE-Giappone riguardano il settore automotive e il meccanismo delle preferenze tariffarie. Nel primo caso infatti le parti hanno concordato di estendere l'elenco dei requisiti di sicurezza che non richiederanno più doppie approvazioni. Se ad esempio, spiegano da Bruxelles, “l'UE rilascia una certificazione che attesta che un'auto prodotta Europa ed esportata in Giappone è conforme a determinati requisiti di sicurezza, il Giappone non controllerà più la conformità a tali requisiti e viceversa. Ciò include importanti tecnologie nuove e verdi, come i veicoli ibridi e quelli alimentati a idrogeno”.

L’altra buona notizia riguarda, infine, le procedure per la richiesta e l'ottenimento delle preferenze tariffarie che sono state molto semplificate. Un fatto importante soprattutto per le piccole imprese che spesso non dispongono di risorse per esplorare e applicare regole complicate.

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