Programma TEN-T: pronta la quarta edizione dei work plans

Quarta edizione dei piani di lavoro dei corridoi TEN-TL’aggiornamento dei piani di lavoro dei nove corridoi logistici della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) si è concluso. La Commissione ha infatti pubblicato la quarta edizione dei work plans che dovrebbero portare al completamento della rete centrale nel 2030.

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Novità importanti sul fronte dei trasporti e della logistica in Europa. I coordinatori europei dei nove corridoi che compongono la rete centrale (Core Network) del sistema TEN-T hanno infatti terminato il lavoro di aggiornamento dei work plans che ne guidano lo sviluppo fino al 2030, con l'obiettivo di completare la rete centrale entro la scadenza prestabilita.

La quarta edizione del work plans dei corridoi TEN-T

I piani - che sono stati elaborati dal rispettivo coordinatore europeo e concordati con gli Stati membri interessati - rappresentano la spina dorsale su cui procedere per il completamento del singoli corridoi.

Il piano, infatti, riprende lo stato attuale delle infrastrutture lungo il corridoio in questione e definisce le sfide che interessano lo sviluppo futuro delle infrastrutture

Esso, inoltre, delinea il quadro per gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto, da realizzarsi ricorrendo sia a fonti pubbliche che private, di livello non solo europeo ma anche nazionale. 

Nel caso, infine, di questa quarta edizione dei work plans, il dossier rappresenta anche un importante contributo per il processo di revisione del regolamento TEN-T.

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Che cos’è la rete TEN-T e quali sono i corridoi che interessano l’Italia

La rete TEN-T è la strategia UE che ha l’ambizioso obiettivo di realizzare uno spazio unico europeo dei trasporti, fondato su un’unica rete transeuropea che sia completa, integrata e multimodale, andando ad interessare sia il trasporto terrestre, sia quello marittimo ed aereo.

Pertanto una volta realizzata, la rete TEN-T sarà in grado di comprendere e collegare tutti gli Stati UE, in maniera intermodale ed interoperabile.

Per far ciò, la Commissione europea ha deciso di articolare la rete su due livelli:

  • La rete globale (Comprehensive Network) che mira a garantire la piena copertura del territorio dell’Unione e l’accessibilità a tutte le regioni e che dovrebbe essere completata entro il 2050;
  • La rete centrale (Core Network) che comprende le parti più importanti della rete globale e che, oltre ad essere basata su un “approccio per corridoi”, dovrebbe essere realizzata entro il 2030

I corridoi della rete centrale sono nove: Atlantico; Baltico-Adriatico; Orient East Med; Reno-Danubio; Scandinavo-Mediterraneo; Mare del Nord - Mediterraneo; Mare del Nord - Baltico; Reno-Alpi; Mediterraneo.

Di questi, quelli che interessano l’Italia sono quattro:

  • Il corridoio Mediterraneo, che attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna (consulta il work plan aggiornato);
  • Il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che parte dal Brennero e collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del Sud come Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo (consulta il work plan aggiornato);
  • Il corridoio Reno-Alpi, che passa per i valichi di Domodossola e Chiasso e giunge al porto di Genova (consulta il work plan aggiornato);
  • Il corridoio Baltico-Adriatico, che collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico (Trieste, Venezia e Ravenna), passando per Udine, Padova e Bologna (consulta il work plan aggiornato).

Oltre ai work plans dei nove corridoi logistici, l'aggiornamento ha riguardato anche i piani di lavoro che interessano il corridoio delle autostrade del mare e quello che riguarda lo “European Rail Traffic Management System” (ERTMS).