Entro giugno 2021 banda a 5,9 GHz per i sistemi di trasporto intelligenti

5g trasporti La Commissione europea ha adottato la decisione di destinare la banda 5.9 GHz alle comunicazioni in real time sulle infrastrutture connesse di trasporto. In tal modo, i sistemi stradali e ferroviari - compresi tram, metropolitane e linee suburbane - possono scambiare informazioni con altri veicoli e con i loro dintorni.

Dal 5G ai supercomputer, proposte per un'Europa digitale

In termini pratici, significa che il conducente può fornire e scambiare informazioni utili su su incidenti che possono mettere a rischio il veicolo e i suoi passeggeri, la presenza di un altro veicolo sul percorso, strade scivolose, lavori stradali…

Possibilità che nel prossimo futuro potrebbe coinvolgere anche un sistema automatizzato di guida autonoma. 

L’operazione approvata da Bruxelles raddoppierà le frequenze disponibili e aumenterà l’efficienza dello spettro rispetto alla precedente decisione del 2008 grazie all’armonizzazione in un’unica banda (5,9 GHz) dei sistemi di trasporto smart.

Entro il 30 giugno 2021 gli Stati membri dovranno assegnare la banda a 5,9 GHz per i sistemi di trasporto intelligenti, e riferire alla Commissione sull’attuazione della decisione entro il 30 settembre 2022.

Sicurezza delle reti 5G: a che punto siamo in Europa?

Come emerso dalla relazione della Commissione e dell’Agenzia europea per la cybersecurity sull'attuazione del pacchetto di strumenti comuni per la sicurezza delle reti di quinta generazione, malgrado i passi in avanti compiuti dai Paesi membri nel settore della sicurezza del 5G, sussistono una serie di criticità, tra cui la dipendenza da fornitori ad alto rischio.

Un rischio, quest’ultimo, che la Commissione invita ad attenuare predisponendo un inventario completo della catena di approvvigionamento delle reti e il monitoraggio della situazione.

Un altro elemento su cui Bruxelles invita gli Stati ad alzare la guarda è il controllo degli investimenti esteri diretti: l'obiettivo è introdurre senza ritardi il meccanismo nazionale di controllo degli investimenti esteri diretti nei 13 Stati membri in cui non è ancora attivo. Tali meccanismi dovrebbero essere applicati allo sviluppo di investimenti che potrebbero incidere sulla catena del valore del 5G, tenendo conto degli obiettivi del pacchetto di strumenti.