Coronavirus: competence center e PMI insieme per produrre mascherine
Anche il centro di competenze torinese Competence Industry Manufacturing 4.0 scende in campo per sostenere le imprese italiane nella produzione di mascherine chirurgiche. Ecco come le tecnologie 4.0 possono fare la differenza al tempo del coronavirus.
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Il Competence Industry Manufacturing 4.0 (CIM 4.0) è uno degli 8 centri di competenza individuati dal MISE - nell'ambito del Piano nazionale Impresa 4.0 - grazie ad un bando lanciato nel 2018.
Il competence center è costituito da più soggetti pubblici e privati, nella forma del partenariato pubblico-privato, con lo scopo di realizzare un articolato programma di attività finalizzato alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle PMI, di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo e l’adozione di tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0.
CIM 4.0, via alla filiera 4.0 per le mascherine chirurgiche
Il CIM 4.0 ha realizzato, insieme a piccole e medie imprese innovative (TECNOCAD, NICMA Group e ICRE) una linea pilota automatica e digitalizzata che consente di testare innovazioni 4.0 e materiali sempre più ecosostenibili, definendo le specifiche standard per replicare presso altre aziende la linea per la produzione di mascherine chirurgiche destinate alle aziende e alla collettività.
La linea pilota consentirà di implementare e testare tecnologie innovative e materiali sempre più ecosostenibili e di replicare linee automatiche di produzione di dispositivi di protezione individuali presso altre aziende. La linea è basata su sistemi modulari che minimizzano i costi specifici di investimento e una componentistica “aperta” per favorire miglioramenti hardware e software e testing di soluzioni innovative 4.0 da parte delle imprese e delle start up dell’ecosistema italiano. Il processo produttivo consente di realizzare 80 pezzi al minuto e può essere a ciclo continuo H24.
Le caratteristiche che rendono questa linea realmente 4.0 sono diverse:
- applicazione dei principi del World Class Manufacturing, che garantiscono la massima produttività, la totale sicurezza ed ergonomia dei lavoratori e la minimizzazione di scarti e consumi energetici;
- monitoraggio real-time e controllo remoto del processo produttivo, per poter garantire la massima efficienza di produzione possibile ed individuare tempestivamente anomalie, anche grazie a logiche di manutenzione predittiva finalizzate a minimizzare i fermi macchina;
- realizzazione del Digital Twinning della linea, per poter simulare le attività operative e di taratura e consentire di ottimizzare i KPI (Key Performance Indicators) di produzione.
"Il nostro obiettivo è quello di mettere al servizio del paese e ovviamente della Regione in cui operiamo (Piemonte) le competenze e le metodologie 4.0 finalizzate al trasferimento tecnologico. Questa è la strategia che abbiamo seguito per realizzare anche questa linea pilota: un processo di produzione industriale tradizionale reso digitale e smart, grazie al contributo nostro e di importanti partner industriali, finalizzato a produrre in Italia un bene necessario a contrastare la diffusione del virus. Una dimostrazione concreta e tempestiva di come la competenza, la tecnologia, il gioco di squadra e un approccio sistemico possano consentire operazioni sinergiche e allo stesso tempo funzionali ai bisogni reali della collettività e allo sviluppo economico delle filiere produttive", ha dichiarato Enrico Pisino, CEO di CIM 4.0.
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