Lobby – dal PE via libera a negoziati su registro trasparenza
La Conferenza dei Presidenti approva l'avvio dei negoziati Ue per la creazione di un registro per la trasparenza obbligatorio.
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L'appello per una maggiore trasparenza nei rapporti con le lobby e nel processo decisionale europeo era stato lanciato dalla Commissione a settembre 2016. Ora arriva l'ok della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo (organo composto dal presidente del PE Antonio Tajani e dai capigruppo delle forze politiche dell'Eurocamera) al mandato negoziale tra le istituzioni europee.
Registro trasparenza: la situazione attuale
Commissione e Parlamento sono già un passo avanti: Palazzo Berlaymont ha previsto l’iscrizione dei rappresentanti di interessi che incontrano i suoi responsabili politici in un registro per la trasparenza accessibile al pubblico.
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A partire dal 1º dicembre 2014 la Commissione ha pubblicato informazioni sugli incontri che i commissari, i membri del loro gabinetto e i direttori generali hanno avuto con tutti i rappresentanti di interessi. Di norma, queste riunioni possono svolgersi solo con persone o entità presenti nel registro per la trasparenza.
La proposta del Parlamento europeo
Strasburgo chiede che vengano centrati una serie di obiettivi:
- far sì che il Consiglio aderisca al registro per la trasparenza,
- assicurare che la registrazione sia obbligatoria e non su base volontaria,
- mantenere una definizione ampia di lobby, che copra sia le attività dirette che quelle indirette,
- rispettare i ruoli di ciascuna istituzione,
- assicurare l'indipendenza degli eurodeputati,
- migliorare la precisione e la qualità dei dati del registro per la trasparenza, consentendo una migliore affidabilità e comparabilità,
- assicurare risorse adeguate sotto il profilo finanziario, tecnico, amministrativo e delle risorse umane.
Strasburgo propone inoltre che altri attori istituzionali, come le agenzie o le rappresentanze permanenti degli Stati membri, possano aderire al registro su base volontaria.