Commercio - allevamento, nuove regole Ue per mercato interno e export Paesi terzi
Il regolamento migliorerà il funzionamento del mercato unico Ue e il commercio con i Paesi terzi. Sul tavolo del Consiglio anche TTIP, CETA e accordo Ue-Mercosur.
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Regolamento Ue su commercio animali nel mercato interno e con i Paesi terzi
A seguito di un accordo politico provvisorio raggiunto in prima lettura con il Parlamento europeo il18 dicembre 2015, i ministri dell'Agricoltura, riuniti ieri a Bruxelles per il Consiglio Ue, hanno adottato un regolamento relativo alle condizioni zootecniche e genealogiche per l'allevamento, il commercio e l'ingresso nell'Unione di animali riproduttori di razza pura (ovvero animali della specie bovina, bufalina, ovina, caprina, equina e suina iscritti in un libro genealogico o idonei ad esservi iscritti, i cui ascendenti di primo e secondo grado siano iscritti in un libro genealogico della stessa razza), di suini riproduttori ibridi e del loro materiale genetico.
Il nuovo regolamento, fanno sapere i ministri, costituisce un quadro giuridico unificato più ampio che tiene conto dello "stato dell'arte" dell'allevamento di animali in Ue e difende, al contempo, le "preziose risorse genetiche animali". Le imprese e le operazioni di allevamento dovranno rispondere a criteri specifici per ottenere il riconoscimento e l'approvazione dei propri programmi di allevamento da parte delle autorità nazionali.
La nuova normativa, si legge nelle conclusioni del Consiglio, mira a migliorare il funzionamento del mercato interno e il commercio con i Paesi terzi, e tiene conto, con disposizioni dedicate, delle razze in via di estinzione e delle specificità del settore dell'allevamento dei cavalli.
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Accordi commerciali internazionali: TTIP, CETA e Mercosur
Su richiesta del Consiglio, la Commissione europea ha poi informato i ministri sullo stato di avanzamento degli accordi di libero scambio attualmente in fase di negoziazione e, in particolare, su:
- il 13o ciclo di negoziati Ue-USA sul TTIP (Partenariato transatlantico su commercio e investimenti), che ha avuto luogo nella settimana del 25 aprile a New York e che sarà seguito con tutta probabilità da un nuovo round di trattative nel mese di luglio, per giungere alla conclusione dei negoziati entro la fine del 2016;
- il CETA, l'Accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra Canada e Unione europea, finalizzato migliorare i rapporti commerciali ed economici con il Canada, eliminando i dazi doganali e le limitazioni nell'accesso agli appalti pubblici, aprendo il mercato dei servizi, offrendo condizioni prevedibili agli investitori e prevenendo la riproduzione illegale di innovazioni e prodotti tradizionali Ue;
- l'accordo tra Ue e Mercosur (Mercato del Sud, costituito da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay e Venezuela, in qualità di Paesi fondatori, e da Bolivia, Cile, Perù, Colombia e Ecuador, in qualità di Stati associati) i cui negoziati sono stati lanciati per la prima volta nel 1999, poi sospesi a ottobre 2004 e nuovamente rilanciati in occasione del vertice Ue-Mercosur di Madrid, il 17 maggio 2010.
Il Consiglio ha ribadito la necessità di proteggere l'agricoltura europea nel quadro di questi accordi commerciali e di prestare particolare riguardo alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche, coinvolgendo maggiormente i ministri nelle sedi di trattativa.
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