European Innovation Scoreboard: l'Italia cede il passo a Cipro e Portogallo

Pro Inno EuropeMisurare il grado di innovazione delle imprese degli stati membri nell'attuazione della strategia di Lisbona. Questo l'obiettivo dell'ottava edizione dell'European Innovation Scoreboard, la consueta indagine annuale condotta dalla DG Industry e Enterprise della Commissione Europea. La nuova metologia di analisi utilizzata prende i considerazione anche la qualità i servizi erogati, gli aspetti non tecnologici e i risultati ottenuti dalle imprese. 

Sulla base della loro performance e su 29 indicatori di misurazione dell'innovazione, gli Stati membri sono stati suddivisi in quattro gruppi.

Innovation leaders: Svezia, Finlandia; Germania e Danimarca, con una performance innovativa ben al di sopra di tutti gli altri paesi. Tuttavia, mentre la Germania sta migliorando più velocemente rispetto ai suoi competitor, la Danimarca sta vivendo un momento di stallo.
 
Innovation followers: Austria, Irlanda, Lussemburgo, Belgio, Francia e Olanda. L'Irlanda si aggiudica il podio per la crescita di innovazione più rapida.
 
Moderate innovators: Cipro; Estonia; Slovenia; Repubblica Ceca, Spagna; Portogallo, Grecia e Italia. Il dato più sconcertante per il nostro paese é che ci posizioniamo purtroppo al terzo posto per livello di innovazione; prima della Spagna e subito dopo Cipro (la capolista) e Portogallo. La performance di innovazione italiana, purtroppo, si attesta al di sotto della media dell'UE a 27, soprattutto a causa degli scarsi investimenti nel campo delle imprese e al calo del settore delle vendite. Buona invece la performance del settore delle risorse umane.

Catching-up countries: Malta, Ungheria, Slovacchia, Polonia; Lituania; Lettonia; Romania e Bulgaria (sono queste ultime ad aggiudicarsi le migliori performance).  

E' necessario sottolineare che, nonostante la performance comunque inferiore, sia i Moderate Innovators che le Catching-up countries vantano un tasso di crescita annuale dell'Innovazione alto (rispettivamente +3,6 e +4,1, a fronte del +1,6 e de + 2 degli Innovation Leaders e degli Innovation followers).
 
La ricerca mostra come il gap di innovazione dell'Unione Europea stia diminuendo nei confronti degli Stati Uniti (-28 nel 2008 contro il 29 del 2007) e del Giappone (-38 nel 2008 contro il -40 del 2007). Il miglioramento é dovuto soprattutto all'aumento del numero dei laureati, alla diffusione della banda larga e alla crescita del venture capital. Purtroppo gli investimenti nel settore ricerca e sviluppo non sono stati altrettanto ingenti.

Tuttavia, la nuova edizione dell'European Innovation Scoreboard intende dimostrare che il settore R&D non é l'unico a generare innovazione. E' necessario inoltre valutare il grado di adozione delle tecnologie; la capacità di portare il cambiamento, di "customizzare" e modificare i prodotti; la capacità di diversificazione dei saperi. Ma sopra ogni altra cosa, per la prima volta, la creatività. In questo caso, i fattori che contribuiscono ad aumentare la creatività sono la qualità del sistema educativo, il desiderio di esprimersi in modo artistico e l'apertura nei confronti di culture differenti. Non a caso, nel 2009 la Commissione Europea contribuirà a promuovere soprattutto questo aspetto.
(Alessandra Flora, da Bruxelles)