Turismo: a Roma dibattito su promozione Made in Italy
Un convegno promosso dall'Associazione italiana di studio del lavoro per lo sviluppo organizzativo (AISL-O), in collaborazione con Federalberghi Roma, Università Tor Vergata e Temporary Management & Capital.Advisors, giovedì 8 maggio a Roma, ha fatto il punto sul tema 'Nuove mobilità metropolitane e rilancio dell’ospitalità Made in Italy'.
Nel corso dell’incontro, l’onorevole Valentina Grippo, presidente della XII commissione Consiliare Permanente Turismo Moda Relazioni Internazionali,ha sottolineato la necessità di "creare una sinergia che metta in campo tutte le potenzialità: siano esse associazioni, imprese, università e politiche affinché formino una grande forza necessaria per consolidare il turismo e per rilanciare il made in Italy che tutti i paesi ci hanno invidiato ma che troppo spesso ci vorrebbe 'rubare' o peggio ancora imitare", comunicando di avere dato vita, per la prima volta a Roma, a un confronto mensile fra le forze di cui la città è dotata.
Maria Grazia De Angelis, presidente AISL_O ha affermato che "scontiamo un ritardo sulla questione di come valorizzare e proporre il nostro ricchissimo giacimento culturale e paesaggistico. Non possiamo continuare a crogiolarsi nella convinzione che l’Italia sia un Grande Attrattore naturale. La cultura e l’industria dell’ospitalità sono gli elementi costitutivi di un settore dell’economia dai contorni molto ben definiti, dove, per avere successo, c’è bisogno, di pensare che all’interno della parola 'turismo' ci sono le agenzie di viaggi, i tour operator, i servizi alberghieri, la ristorazione, il commercio, naturalmente in relazione funzionale con i trasporti, la qualità dei servizi, l’entertainment, la cultura, il gioco, lo sport, lo shopping. Dalle sinergie tra questi diversi ambiti dipenderà la capacità di creare valore e attrarre visitatori da parte del sistema Italia".
Per Domenico Barricelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese e dei Servizi, Università degli Studi dell’Aquila, "siamo di fronte ad uno scenario in cui la crisi recessiva prolungata ha messo a dura prova i consueti modelli interpretativi, ma soprattutto la nostra capacità di interpretare il cambiamento all'interno di una ‘economia reticolare globale’. Un mutamento profondo che ci obbliga ad effettuare scelte decise per rilanciare la competitività e l'innovazione nei sistemi territoriali dove sono prevalenti le PMI. In questo ambito anche le aree metropolitane diventano luoghi privilegiati per attivare il cambiamento: nuove mobilità, ridefinizione e migliore fruizione degli spazi urbani grazie al ricorso intensivo degli strumenti tecnologici, utili a migliorare comunicazione, mobilità, ambiente, efficienza energetica, qualità dei servizi e benessere dei cittadini e dei turisti cosmopolitici, con le loro crescenti e mutevoli esigenze. Nuove sfide si aprono dunque a imprese, agenti dello sviluppo, istituzioni, decisori pubblici che insieme devono definire una strategia territoriale condivisa".
Maurizio Quarta managing partner di Temporary Management & Capital Advisors afferma che "l'attuale difficile situazione del comparto turistico in generale, e alberghiero in particolare, porta molti operatori a valutare con interesse, il temporary management, strumento già ampiamente conosciuto e utilizzato nelle PMI, soprattutto industriali, di matrice familiare. A livello di singola struttura può recuperare efficacia ed efficienza nella gestione operativa, mentre a livello di sistema può aiutare a superare il nanismo strutturale dell’hotellerie italiana supportando la costituzione e gestione di reti d’impresa dedicate".
Armando Panvini, di P&T Commercialisti, esperto di Finanza Agevolata e Consulenza per le imprese ed il territorio, ha evidenziato come "le Reti d’impresa rappresentano uno strumento valido ma ancora poco diffuso, specialmente fra le piccolissime aziende e le PMI, per cui erano state pensate. Con l’attuazione delle norme contenute nel DEF 2014 a sostegno delle Reti, specie del turismo, e la presenza di un quadro normativo ed istituzionale sempre più favorevole allo sviluppo dei contratti di aggregazione, nonché lo stanziamento di ingenti finanziamenti regionali, sono l’auspicio di un ulteriore crescita di questo tipo di aggregazione. Crescita mirata ad innovare per competere sui mercati internazionali ed assorbire la frammentazione tipica dell’impresa italiana".
Una citta turistica come Roma, sotiene, Roberto Necci responsabile formazione di Federalberghi Roma sostiene che "Roma non ha solo bisogno di un eccellente ospitalità alberghiera ha bisogno di qualità delle sue attrattivee delle sue infrastrutture; una città a vocazione turistica aumenta l'usabilita dei suoi servizi a beneficio di tutti residenti e turisti".
Paolo Novi, amministratore delegato Holiday Inn, ha evidenziato che "il confronto tra Mondo e Italia, con riferimento alla produzione del turismo d’affari (che include il turismo congressuale) sulla produzione totale del turismo, in complesso evidenzia un gap pari a circa 5 punti. Il raggiungimento in Italia di una proporzione vicina a quella del Mondo aumenterebbe di circa mezzo punto di PIL del nostro Paese. Nel mondo l’Italia è solo sesta per destinazione congressuale e Roma al 21° posto nel Mondo e al 15° posto in Europa, perché i criteri di scelta privilegiano buona accessibilità, qualità dei servizi congressuali e presenza di convention bureau. In italia e a Roma, il primo e il terzo fattore di priorità sono molto carenti (accessibilità) o assenti (convention bureau). Federcongressi, nell’ambito del “Tavolo Enit/Regioni per lo sviluppo del settore congressuale”, sta lavorando per l’attuazione di un “sistema” di rappresentatività dell’offerta congressuale verso la domanda internazionale che dovrebbe completarsi con la costituzione di Convention Bureau locali laddove mancanti".
"La managerialità alberghiera", afferma Marco Boni di Ada Lazio e amministratore delegato di Flexus Hotels, si è evoluta: "da padrone di casa il direttore è diventato un manager dell'accoglienza in grado di organizzare e nel caso ristrutturare l'azienda sotto vari aspetti sia gestionali che economico finanziari".
L’incontro è terminato con l’intervento di Piero Meogrossi, architetto MiBAC, e la visita alla splendida Area archeologica dello Stadio di Domiziano e alla mostra fotografica “Karol Wojtyla ed il dialogo interreligioso”, curata da Rosanna Cervo, segretario generale “Opera Karol Wojtyla”.
Comunicato dell'Associazione italiana di studio del lavoro per lo sviluppo organizzativo