Erasmus: la Commissione emenda il bilancio dell'Ue

fonte ECPer reperire i 90 milioni di euro che mancano all'appello per finanziare il programma di mobilità degli universitari, su iniziativa del commissario per la programmazione finanziaria Janusz Lewandowski, la Commissione europea ha proposto il 22 ottobre scorso di emendare il bilancio 2012 dell'Ue. Al momento, infatti, la coperta appare troppo corta per garantire in modo completo l'Erasmus.

Il rischio è quello di dover ridurre i posti offerti agli studenti o di tagliare le borse di studio: il che significherebbe colpire proprio i giovani più svantaggiati. La 'patata bollente' passa ora al Consiglio dei Ministri Ue e all'Europarlamento, che dovranno stabilire se è possibile chiedere uno sforzo economico ulteriore ai 27.

Non se la passa meglio il settore della ricerca: per questo tipo di programmi la Commissione europea stima un ammanco di 423 milioni. In parte questi finanziamenti servono a saldare i debiti ritardati, il resto serve a coprire i pagamenti per gli accordi già siglati. Il mancato rispetto di queste scadenze potrebbe compromettere la competitività dell'Ue a livello mondiale.
Complessivamente, per Erasmus, per i programmi di ricerca e per il Fondo sociale europeo servono circa 9 miliardi di euro.
Il contributo netto degli stati dovrebbe essere pari a 5,9 miliardi, una somma più bassa rispetto a quanto avrebbe dovuto essere, grazie alle entrate derivanti da risorse proprie nel bilancio di 3,1 miliardi di euro (ad esempio, multe alle imprese nel campo della concorrenza e altre penalità).

Italiani in Spagna, Spagnoli in Italia

In Italia, nel biennio 2010/2011, lo stanziamento per i programmi di mobilità universitaria si è attestato sui 38 milioni di euro. La percentuale dei partecipanti al programma Erasmus risulta pari all'1% del totale della popolazione studentesca e al 10,25% del totale dei laureati. Tra le destinazioni più gettonate dai nostri studenti si conferma al primo posto la Spagna, seguita dalla Francia, dalla Germania, dal Regno Unito e dal Portogallo. Queste mete erano risultate le preferite anche nel 2010.
Nel 2011 gli studenti più affezionati al nostro paese sono stati, nell'ordine, spagnoli, francesi, tedeschi polacchi e turchi.

Pittella: imperdonabile tagliare Erasmus

"Sfido ad avere il coraggio di tagliare il programma Erasmus, così apprezzato dai giovani e ben riuscito. Del resto, a mio parere, Erasmus e Schengen hanno fatto molto di più per l'integrazione europea di ogni altro trattato. Sarebbe catastrofico e imperdonabile tagliarlo", così a EurActiv.it il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella. (Intervista a cura di Marta Bonucci)

Angelilli: non possono essere i giovani a pagare i costi della crisi

"Bene ha fatto il Parlamento europeo a ribadire il suo impegno a favore del programma Erasmus, confermandolo nel bilancio 2013" ha dichiarato il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. "Dal 1987 il programma ha offerto a più di 2,5 milioni di studenti europei l'opportunità di andare all'estero per studiare e lavorare. Abbiamo votato contro i tagli del Consiglio e chiesto aumenti di circa 30 milioni di euro rispetto alla proposta della Commissione Ue. A fronte del costante peggioramento dei dati sulla disoccupazione giovanile, arrivata in Europa circa al 25%, il nostro impegno deve essere rivolto non solo a salvare e implementare programmi validi quali l'Erasmus, ma a fornire strategie concrete per una formazione di qualità per i giovani e per favorire l´ingresso nel mondo del lavoro, perchè non possono essere i giovani a pagare i costi della crisi".