Cdm: misure per la semplificazione e Strategia energetica nazionale - SEN

Fotovoltaico - foto di TreboscVia libera del Consiglio dei Ministri alle nuove misure sulla semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese proposte dal Ministero per la Pubblica amministrazione, di concerto con lo Sviluppo economico. Con il provvedimento il Governo dà seguito a quanto avviato con il decreto-legge 5/2012, più noto come 'Semplifica Italia'. Approda in Cdm anche la Strategia energetica nazionale, su cui il Mse ha lanciato anche una consultazione pubblica.

Semplificazione

Tra gli ambiti di intervento in tema di semplificazione, il lavoro, i beni culturali, l'edilizia e la tutela del paesaggio.

Per quanto riguarda il lavoro, ad esempio:

  • con l'intervento 'Più sicurezza e meno carte', vengono semplificati gli adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro,
  • per facilitare il disbrigo dele pratiche per l’import/export, invece, si allungano i termini di apertura delle dogane.

Relativamente all'edilizia e alla tutela paesaggistica:

  • si elimina il silenzio-rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali,
  • si prevede l’obbligo di espressione del parere per l’autorizzazione paesaggistica.

A supporto dei cittadini:

  • si fanno coincidere le procedure per il cambio di residenza con quelle per la tassa sui rifiuti,
  • si prevede il rilascio, su richiesta, delle certificazioni dei titoli di studio anche in lingua inglese da parte degli Atenei.

Strategia energetica nazionale

La nuova strategia per il settore dell'energia, illustrata agli altri membri del Governo dal ministro Corrado Passera, punta a superare gli obiettivi di Europa 2020 e in particolare a:

  • portare i prezzi all’ingrosso di tutte le fonti energetiche - elettricità, gas e carburanti - in linea con i livelli europei,
  • ridurre di circa 14 miliardi di euro all'anno la fattura energetica estera - oggi pari a circa 62 miliardi - portando dall’84 al 67% la dipendenza dall’estero. In questo senso sono essenziali investimenti per l'efficienza energetica e l'aumento della produzione da fonti rinnovabili,
  • ridurre di circa il 19% le emissioni di gas serra, rispetto al 2005, anzichè del 18% come richiederebbero all'Italia gli obiettivi europei,
  • portare a quota 20% l'incidenza delle rinnovabili sui consumi finali lordi - nel 2010 il dato si attestava al 10% del 2010 -, in particolare per quanto riguarda il settore elettrico,
  • ridurre, grazie all'efficienza energetica, i consumi primari del 24% rispetto all’andamento inerziale al 2020, superando l'obiettivo europeo del -20%.

Obiettivi, quelli elencati, cui corrispondono sette priorità:

  1. promozione dell’efficienza energetica,
  2. promozione di un mercato del gas competitivo,
  3. sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili,
  4. sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo,
  5. ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti,
  6. sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi,
  7. modernizzazione del sistema di governance del settore.

Sulla strategia il Ministero dello Sviluppo economico ha lanciato anche una consultazione pubblica: tutti gli attori interessati possono inviare i propri commenti entro il 30 novembre attraverso il sito del Mse, per contribuire alla definizione degli obiettivi e delle azioni prioritarie, prima che il testo venga approvato dal Consiglio dei Ministri.

Sanità nel Lazio

Infine, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro della salute, il Cdm ha nominato Enrico Bondi Commissario ad acta per la sanità nel Lazio in sostituzione della Presidente Renata Polverini, dimissionaria dalla carica.

Links

Consultazione sulla Strategia energetica nazionale