Nel 2011 meno frodi ai danni del bilancio Ue
La Commissione europea rende noti gli ultimi dati sulla 'tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea': nel 2011 le frodi ai danni del bilancio dell'Unione sono diminuite del 35 per cento. Nella relazione annuale anche un focus sulla Politica di Coesione, dove i casi sospetti sono scesi, in generale, del 41 per cento (e del 66 per cento nel solo comparto agricolo).
"La diminuzione del numero di frodi perpetrate ai danni del bilancio dell’Ue dimostra che la nostra determinazione nell’affrontare il problema sta portando i suoi frutti. Ma la battaglia è tutt’altro che finita. La Commissione conferma la sua politica di tolleranza zero nei confronti delle frodi, perché neanche un centesimo del denaro dei contribuenti deve finire nelle tasche dei truffatori", ha dichiarato il commissario responsabile per Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode Algirdas Šemeta.
In effetti solo pochi giorni fa la Commissione europea ha proposto di rafforzare il ricorso al diritto penale per colpire gli autori delle frodi, oltre alle misure proposte nel corso del 2011.
Altre raccomandazioni sono contenute nel rapporto, soprattutto con riferimento alla Politica di Coesione: se, infatti, la Commissione ha registrato miglioramenti nei sistemi di controllo finanziario e gestione del rischio, d'altra parte gli Stati membri sono chiamati a migliorare i tassi di recupero una volta concluse le indagini, eventualmente anche procedendo alla confisca dei beni.
Tra le spiegazioni dei progressi nel contrasto alle frodi, controlli più rigorosi, l'introduzione di un metodo di segnalazione più omogeneo, ma anche la chiusura di un periodo di programmazione nella Politica di coesione.
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Relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea