Politica regionale: avviati i negoziati tra Parlamento e Stati Ue
Calcio d'inizio per i negoziati sulla riforma della politica di coesione per il periodo 2014-2020. Dopo il voto della commissione per lo Sviluppo regionale del Parlamento europeo, gli eurodeputati sono pronti a dialogare con gli Stati membri per stabilire nuove regole che favoriscano la crescita e l'occupazione e consentano di realizzare cambiamenti strutturali per aumentare la competitività dell'Europa.
"Il voto della commissione sottolinea il ruolo degli attori regionali", ha commentato l'eurodeputato Lambert Van Nistelrooij. "Il nuovo regolamento stimolerà la crescita e la partecipazione a strumenti finanziari quali i prestiti della Bei, oltre a prevedere garanzie per le regioni meno sviluppate, promuovendo gli investimenti nell'economia della conoscenza", ha concluso il co-relatore della proposta di regolamento sulle "disposizioni comuni".
Coinvolgere regioni ed enti locali
I deputati europei hanno previsto di introdurre 'accordi di partenariato' per determinare come i fondi strutturali vengono utilizzati dai paesi comunitari. Viene quindi scelto un tipo di governance multi-livello: le autorità regionali e locali dovranno essere coinvolte sin dalla prima prima fase di creazione di questi patti. Inoltre, è stata avanzata la proposta di definire un un codice di condotta europeo che raccolga le norme comuni per la realizzazione di partenariati.
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
"Abbiamo deciso di inviare un segnale chiaro ai futuri beneficiari del FESR su ciò che sarà possibile finanziare dopo il 2013, concordando una lista delle priorità di investimento ammissibili", ha affermato il relatore Jan Olbrycht. Gli eurodeputati hanno anche approvato un nuovo concetto di "dimensione urbana" della politica di coesione e hanno affermato che le regioni dovrebbero essere in grado di scegliere più obiettivi dalla lista di Europa 2020 proposta dalla Commissione europea.
Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT)
La commissione ha proposto di aumentare i fondi per la cooperazione transnazionale e il rafforzamento dei GECT, i gruppi europei di cooperazione territoriale. Questo, ha spiegato il relatore del regolamento sullo strumento Joachim Zeller, "contribuirà decisamente a migliorare la cooperazione ai confini dell'Ue e oltre".