Piemonte: oltre 10 milioni di euro per le imprese in crisi
Stimolare gli investimenti e riavviare l’attività industriale, sono questi gli obiettivi del nuovo bando anti-crisi presentato dalla Regione. Con uno stanziamento complessivo di oltre 10 milioni di euro, l'iniziativa intende agevolare le imprese interessate all’acquisizione di aziende in crisi conclamata.
Tre le tipologie di intervento tra cui sono state ripartite le risorse stanziate:
- 6 milioni e 850 mila euro per la sezione “Investimenti”;
- 2 milioni di euro per la sezione “Incentivi all’occupazione”;
- 2 milioni di euro per la sezione “Formazione”.
A ottenere i finanziamenti saranno progetti di investimento iniziale finalizzati a rilevare:
- aziende in situazione di crisi conclamata, con i relativi impianti e stabilimenti produttivi ed i connessi attivi materiali ed immateriali;
- impianti e stabilimenti produttivi, centri di ricerca a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa al di fuori dei casi di crisi.
La condizione essenziale per poter beneficiare dell’agevolazione è il mantenimento di almeno il 40% del livello occupazionale dell’azienda o del centro di ricerca acquisito.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 dell’11 giugno 2012.
Il bando, ha dichiarato durante la presentazione torinese l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, da un parte, dovrà "contribuire ad evitare il dramma della chiusura di un'azienda e i relativi effetti che ne conseguono su imprenditori, lavoratori e famiglie, dall'altra consentirà un’azione di stimolo allo sviluppo in favore della competitività, perché dall’acquisizione può derivare certamente una spinta propositiva a livello produttivo per la realtà interessata".
"Al 1° maggio 2012 - ha proseguito l’assessore regionale per il Lavoro e formazione professionale, Claudia Porchietto - in Piemonte 296 imprese per circa 15.800 lavoratori avevano fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale; 100, con circa 6000 dipendenti, avevano in essere una procedura concorsuale; 129 avevano cessato l’attività ed occupavano 4500 persone".
Il bando rappresenta, quindi, una "exit strategy dalla crisi" rivolta in primis a queste aziende e ai lavoratori, ha concluso Porchietto.