Veneto: finanziamenti per l’infanzia e gli anziani over 60
La Giunta regionale, con due provvedimenti, ha stanziato 17,5 milioni di euro per i servizi rivolti all’infanzia e il servizio civile per gli anziani. Potranno accedere alle risorse gli enti gestori delle scuole per l’infanzia paritarie presenti sul territorio e gli over 60, titolari di pensioni, non lavoratori. I primi (1.185 scuole per l’infanzia paritarie) avranno a disposizione 16,5 milioni di euro, 2 milioni di euro in più rispetto al 2011. Come ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, Remo Sernagiotto, al termine della seduta del 22 maggio scorso, i fondi aggiuntivi sono stati trovati “grazie ad un lavoro ininterrotto nelle pieghe del bilancio 2012, un bilancio lacrime e sangue ma che salvaguarda i servizi sociali”.
Sebbene i contributi saranno erogati subito, ha proseguito l’assessore, resta aperto il problema del futuro dei finanziamenti per le scuole paritarie venete che accolgono 94 mila bambini tra i 3 e i 6 anni (sui 130 mila complessivi presenti nelle scuole d’infanzia).
“Il ‘costo’ per bambino in una scuola non statale paritaria è di 2.800 euro l’anno contro i 5.600 in una scuola statale a funzione pubblica”, ha ricordato Sernagiotto, auspicando l’applicazione a livello nazionale del modello veneto per i servizi rivolti all’infanzia.
A tal proposito l’assessore ha annunciato che in giugno si svolgerà un incontro tra regione Veneto e regione Lombardia (saranno invitate anche il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna) per costituire un tavolo di lavoro, volto all’individuazione di modello nazionale di servizi all’infanzia. Il modello sarà successivamente proposto al Governo, affinché i servizi offerti dalla scuole paritarie non statali siano valutati adeguatamente.
Gli anziani, invece, potranno presentare domanda per il servizio civile loro dedicato (previsto dalla legge regionale n. 9 del 2010), per il quale la regione ha stanziato un milione di euro. I progetti, coordinati dai Comuni e dalle Comunità montane, dovranno interessare le seguenti aree d’intervento:
- trasporto con mezzi pubblici per l’accesso a prestazioni sociali e socio sanitarie;
- insegnamento nei corsi professionali e tutoraggio nei percorsi formativi di collegamento tra la scuola ed il mondo del lavoro;
- iniziative volte a far conoscere e perpetuare le tradizioni di artigianato locale;
- assistenza, anche domiciliare, a minori, anziani, soggetti portatori di handicap e ad altre categorie a rischio di emarginazione, in ausilio al personale dei servizi sociali;
- assistenza culturale e sociale negli ospedali e nelle carceri in modo particolare in quelle minorili; attività per la prevenzione del disagio giovanile e della tossicodipendenza;
- interventi di carattere ecologico, stagionali o straordinari, nel territorio, nei litorali, nelle zone boschive;
- campagne e progetti di solidarietà sociale.
Il contributo massimo per ciascun progetto sarà di 15 mila euro, e in ogni caso l’entità del contributo non potrà superare l’80% del costo totale. Le domande dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul bollettino ufficiale della regione.
“Il servizio civile per gli anziani”, ha concluso Sernagiotto, “rappresenta una vera, spendibile e ancora attiva risorsa per tutta la società e i servizi sociali; inoltre il rimborso spese del servizio di 200-300 euro può rappresentare un buon aiuto per aiutare le persone anziane che hanno pensioni basse”.