Commissione Ue: aiuti di stato speciali per compensare i costi dell'ETS
L'Esecutivo comunitario intende aiutare i settori industriali più esposti all'aumento dei costi dell'elettricità - causato dal sistema europeo di scambio delle emissioni, Emission Trading System - ammettendoli ad aiuti di stato speciali. Secondo una bozza visionata dal portale di informazione europea EurActiv, il nuovo regime riguarderà 14 comparti.
La possibilità di introdurre misure finanziarie per evitare che industrie soggette a forte concorrenza internazionale scelgano di rilocalizzare le emissioni (carbon leakage) in paesi terzi, in cerca di vincoli meno severi, è già prevista dalla direttiva ETS.
Il commissario alla concorrenza Joaquín Almunia ha spiegato che Bruxelles deciderà entro due settimane chi includere nell'elenco dei potenziali beneficiari, a partire dal gennaio 2013. Il contenuto della bozza provvisoria è però stato anticipato da EurActiv.com e include i settori:
- produzione di alluminio;
- estrazione di prodotti chimici e fertilizzanti minerali,
- fabbricazione di prodotti chimici inorganici,
- produzione di piombo, zinco e stagno;
- pelli e cuoio,
- fabbricazione di ferro e acciaio,
- carta,
- fabbricazione di fertilizzanti;
- rame;
- sostanze chimiche a base organica;
- filatura di fibre tipo cotone,
- fibre sintetiche,
- l'estrazione di minerali di ferro;
- materie plastiche.
L'elenco è ancora suscettibile di cambiamenti fino alla decisione finale e la Commissione ha intenzione di monitorare periodicamente i settori ammissibili al sostegno speciale, così da valutare l'eventualità di aggiungere nuovi comparti o di eliminarne altri. Per quanto riguarda, invece, le modalità di calcolo del sostegno, le linee guida prevedono una formula che tiene conto dei livelli di produzione, del consumo di elettricità e delle emissioni di CO2 degli impianti.
L'intensità dell'aiuto si ridurrà progressivamente, passando dall'85% dei costi ammissibili per il periodo 2013-2015, all'80% dei costi tra 2016 e 2018, per scendere al 75% dei costi ammissibili nel 2019 e 2020, termine di scadenza del piano ETS. La Commissione potrebbe però revisionare le linee guida sugli aiuti di stato connessi all'Emission Trading nel 2017.