Sociale: programma Ue da 968 milioni di euro, le proposte della Toscana
Il Comitato delle Regioni approva il parere del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in merito al programma per il cambiamento e l'innovazione sociale della Commissione Ue. Programma che entrerà in vigore nel 2014 e dal budget sostanzioso: 968 milioni di euro, destinati alla sperimentazione di nuovi modelli di welfare, al sostegno della mobilità europea dei lavoratori e alla creazione di un sistema di micro credito per l'impresa sociale in Europa. Fra le proposte avanzate da Rossi, quella di concentrare almeno 60 milioni di euro a favore dei giovani e 85 milioni per l'innovazione sociale. La parola passa ora al Parlamento europeo.
Giovani e azioni concrete: questi i due cardini del parere presentato nel corso della sessione plenaria del Comitato delle regioni da Rossi.
Innanzitutto, il presidente della Regione Toscana ha proposto di individuare una "categoria particolare su cui indirizzare l'impegno, cioè i giovani, in linea anche con quanto è stato proposto dal commissario Ue all'occupazione, Lazslo Andor".
Non solo. A Bruxelles Rossi ha sottolineato l'importanza di concentrarsi anche su progetti di innovazione sociale che possano diventare parte integrante delle politiche nazionali e regionali, destinando risorse alla realizzazione di azioni concrete, a scapito di convegni, studi e altre iniziative considerate meno incisive.
Il parere del relatore toscano ha ricevuto il giudizio positivo del Comitato delle Regioni. E Rossi si è detto soddisfatto dell'approvazione, che ha "un valore politico importante perché con questo programma non si parla solo di austerità, ma si cercano risposte che nascono dal basso, confidando in una società matura capace di trovare le soluzioni".
Ora il testo passa sui banchi del Parlamento europeo.
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La sessione plenaria del Comitato delle regioni ha approvato anche la relazione del presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini sul regolamento generale dei fondi comunitari 2014-2020.
Il testo, ha spiegato la Marini, mette in luce "l'importanza di un budget che sia adeguato per realizzare gli obiettivi ambiziosi di Europa 2020", basato sul "principio della concentrazione" e che permetta di lasciare "una certa flessibilità alle collettività regionali nella scelta degli obiettivi strategici per lo sviluppo".
La relazione approderà al Parlamento europeo dopo l'estate.