Lavoro: We mean business, campagna Ue per tirocini internazionali

Giovane a lavoro - foto di SlightlynorthWe mean business. Ovvero, mentre il mercato del lavoro langue e i dati sulla disoccupazione – soprattutto giovanile – si fanno allarmanti, la Commissione europea lancia una campagna che tenta di remare in direzione opposta. Obiettivo: incoraggiare le imprese a creare posti di lavoro, partendo dalla fase iniziale, cioè il tirocinio. L'iniziativa tenta di dimostrare alle aziende i vantaggi derivanti dai collocamenti internazionali e di incentivarli.

Un ponte telematico - così si potrebbe definire We mean business - fra imprese e giovani. Una piattaforma online che, da una parte, si rivolge ai giovani - com'è evidente dallo slogan “Discover what Leonardo and Erasmus trainees can offer you” - dall'altra rappresenta un invito aperto a tutte le aziende alla ricerca di personale con una formazione europea.

I vantaggi sono innanzitutto economici: studi condotti dalla Commissione dimostrano che i tirocinanti con competenze nelle lingue straniere possono aiutare le imprese a sbarcare su nuovi mercati.

We mean business si presenta come una sorta di banca dati, cui è possibile accedere dal sito web della campagna, che elenca i possibili candidati europei al ruolo di tirocinante. Nella rosa, i giovani che partecipano ai progetti Ue Erasmus e Leonardo da Vinci.

La piattaforma si inquadra in una cornice più ampia: nel dicembre 2011, la Commissione europea si è impegnata ad aumentare del 30% il numero di collocamenti lavorativi nell'ambito di Leonardo e Erasmus destinati agli studenti dell'istruzione professionale e superiore. Nel corso di quest'anno, almeno 130mila giovani riceveranno un sostegno per fare un tirocinio lavorativo all'estero. Cifra che dovrebbe salire ulteriormente nel 2013.

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